Delusione azzurra nell’ultima giornata a Dubai, le squadre di spada si fermano agli ottavi di finale

Scherma - Italia senza medaglie nelle prove a squadre Giovani a Dubai

I due quartetti azzurri escono dalla corsa alle medaglie agli ottavi di finale. Nono posto finale per la squadra maschile, dodicesimo per quella femminile.

 

Nessun riscatto, ma solo tanto amaro in bocca. L’Italia si congeda dai Mondiali di Dubai con lo zero alla casella medaglie nelle prove a squadre di spada maschile Under 20, con i due quartetti risucchiati nella pancia anonima della classifica dei rispettivi tornei dopo essere usciti di scena nelle primissime battute della gara. Nono posto per la squadra maschile (Filippo Armaleo, Nicolò Bonaga, Simone Mencarelli, Enrico Piatti), dodicesimo per quella femminile (Gaia Caforio, Carola Maccagno, Lucrezia Paulis, Vittoria Siletti), maturati dopo i “fatali” ottavi di finale.  Francia e Stati Uniti sono gli artefici delle eliminazioni dei quartetti azzurri, in due assalti dall’opposto svolgimento ma dallo stesso amaro finale.

Si gioca sul più assoluto equilibrio il derby transalpino al maschile, al punto che quando Armaleo e Huerlin salgono in pedana per la nona frazione, il punteggio è fermo sul 24-24 dopo un lunghissimo stallo durato lo spazio di otto frazioni durante le quali nessuna delle due squadre è riuscita a prendere un vantaggio decisivo.  E proprio il bronzo della prova individuale è abile a trovare il break giusto che dilata il punteggio fino al 41-35 con cui si chiude il cassetto dei sogni azzurri. Fuori dalla corsa per le medaglie, l’Italia ha trovato comunque una scossa e si è presa il massimo possibile, battendo in fila Hong Kong, Singapore e Israele e prenotando così la casellina numero 9 della classifica.

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Al femminile, invece, sono le statunitensi – forti dell’oro e del bronzo della prova individuale – a partire subito forte: il 4-0 di Husisian su Siletti nella prima frazione di fatto incanala l’assalto dalla parte americana, con le azzurre che provano comunque in tutti i modi a colmare il gap senza però riuscire nel loro intento di rimonta. Il 43-33 finale ferma quindi la corsa del quartetto italiano, che ha poi trovato una vittoria (contro Repubblica Ceca) e due battute d’arresto nel tabellone dei piazzamenti (contro Ungheria e Corea del Sud) per il dodicesimo posto finale.

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Foto Bizzi