Davide Di Veroli ha vinto la Coppa del Mondo di spada maschile 2022/2023

Spada maschile Davide Di Veroli ha vinto la Coppa del Mondo 2023

Campione Europeo, vice campione del Mondo, vincitore della classifica finale di Coppa del Mondo. Un 2023 da ricordare per Davide Di Veroli, che dopo un avvio difficile di stagione ha chiuso da dominatore.

 

L’ultimo italiano a vincere la Coppa del Mondo di spada maschile è stato Paolo Pizzo. Correva l’anno 2011 e il catanese, che proprio nella sua città aveva vinto il titolo di Campione del Mondo in una giornata memorabile, chiuse la stagione guardando tutti dalla cima del ranking iridato. Dodici anni dopo è Davide Di Veroli a provare lo stesso dolcissimo sapore, in attesa del prossimo congresso internazionale della FIE dove assieme al fratello Damiano (vincitore della Coppa del Mondo di fioretto maschile Under 20) riceverà la medaglia che andrà a fare bella mostra di sé accanto a quelle conquistate in pedana lungo questo incredibile 2023.

E pensare che la stagione era cominciata tutt’altro che bene per il romano classe 2001. Fuori dal tabellone principale nella prima gara a Berna, quindi due eliminazioni di fila fra Vancouver e Doha ai trentaduesimi di finale. E, ancora, un’altra mancata qualificazione fra i 64 nel Grand Prix di Budapest e un’altra eliminazione alla prima diretta del main draw a Buenos Aires. A maggio, però, ecco la svolta: il secondo posto al Grand Prix di Cali, con la vittoria sfiorata per una sola stoccata, è stato l’evento che ha girato completamente l’annata dell’allievo di Massimo Ferrarese e Maria Pia Bulgherini. Da quel momento in poi, la progressione di Davide Di  Veroli è stata impressionante: a Istanbul è arrivato il secondo podio di fila (terzo posto per lui), quindi il suo marchio impresso a fuoco nella storica giornata delle sei medaglie azzurre agli Europei di Plovdiv. Titolo continentale dopo aver battuto all’ultima stoccata Federico Vismara, il viatico migliore per affrontare con il ruolo di uno dei favoriti per il titolo Mondiale da giocarsi sulle pedane di Milano.

Il resto è storia recente. Di un brivido corso lungo la schiena sua e di tutto il MiCo nel delicatissimo assalto contro il finlandese Paavolainen agli ottavi di finale, di una linguaccia à la Del Piero dopo aver piazzato la botta del 15-14, di una cavalcata entusiasmante che lo ha portato a dare scacco matto in poche mosse al campione Olimpico (e del Mondo in carica) Romain Cannone prima di arrendersi al solo Mate Tamas Koch in finale. Sfiorando una doppietta Europeo – Mondiale che è impresa per pochi eletti, a ventidue anni ancora di più. Si è consolato con il titolo Mondiale a squadre, riportato in Italia dopo trent’anni di digiuno, e con la Coppa del Mondo individuale. Come si dice adesso, tanta roba.

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Foto Bizzi Team