Argento e bronzo per le due sciabolatrici nella prova individuale Under 17. Vince l’ungherese Csonka. Al maschile finale a otto per Massimo Sibilio.
Che Francesca Lentini e Vittoria Mocci – qui in rigoroso ordine alfabetico – fossero davvero forti se ne era avuta dimostrazione a fine febbraio sulle pedane di Napoli. Campionessa Europea la seconda, medaglia di bronzo la seconda. Le pedane di Riyadh ne hanno dato oggi ulteriore certificazione. La rivincita dell’ungherese Dorottya Csonka ha impedito il replay, seppur a posizioni invertite (seconda Lentini, terza Mocci), della gara partenopea, ma a distanza di un mese e mezzo le due stelline della sciabola Azzurra hanno confermato il loro status. E la delegazione Azzurra in Arabia Saudita, in attesa della giornata conclusiva di domani con il ritorno in scena degli Under 20 per le rispettive prove a squadre, ringrazia scavallando grazie all’argento e al bronzo di oggi la fatidica doppia cifra.
Le due Azzurre fanno gara assolutamente parallela. Cinque vittorie e una sconfitta in girone per entrambe, quindi la scalata al tabellone ad eliminazione diretta direzione semifinale. Fra assalti dominati, altri più combattuti e scalpi prestigiosi come quello della cinese Pan Qimiao, quattordicenne prodigio capace non più tardi di ventiquattro ore prima di mettersi al collo il titolo Under 20, battuta da Vittoria Mocci nel match che ha consegnato alla sciabolatrici di scuola Musumeci Greco il biglietto per un posto sul podio. Dall’altra parte risale il tabellone Francesca Lentini, che dopo aver battuto in semifinale l’uzbeka Jaksybaeva, prova a “vendicare” la compagna di Nazionale fermata al turno precedente dalla già citata Dorottya Csonka. Ma il 15-10 consegna all’ungherese le chiavi per salire sul gradino più alto del podio, con l’Italia che però può festeggiare le medaglie numero 10 e 11 della spedizione saudita.
E il raccolto sarebbe potuto anche essere più ricco, perché nella gara maschile c’è da registrare l’ottima gara di Massimo Sibilio. Il 15-9 imposto dal giapponese Kuwahara ai quarti di finale segna la fine del cammino del giovane Azzurro, che alla fine chiude al sesto posto. E la palma di migliore di un terzetto che ha visto i fratelli Leonardo e Valerio Reale chiudere rispettivamente al tredicesimo e cinquatatreesimo posto.
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Foto Eva Pavia/Bizzi Team