Le big vanno in vacanza, a Boston vince Chen Shen

Vince la cinese sulla Kovaleva. Podio per Mikina e Velikaya. Seconda finale a otto di fila per Loreta Gulotta.

 

E le stelle stettero a guardare.Una vera e propria drôle de competition caratterizza la chiusura di 2015 della sciabola femminile. Una dopo l’altra e fin dai primi turni, saltano teste di serie e pronostici: da Mariel Zagunis a Olga Kharlan, passando per Yana Egorian, vicnitrice un mese fa a Orleans, e la vice campionessa del Mondo Cecilia Berder, le stelle piú attese all’Universitá di Harvard falliscono l’esame Grand Prix.

Si rivede in compenso sul podio Sofya Velikaya, fresca di elezione ad atelta dell’anno in Russia. Dopo due gare in cui era rimasta fuori dal podio, la campionessa del Mondo in carica si rivede ai livelli che le competono e sfodera una bella gara che si chiude in semifinale al cospetto della cinese Chen Shen, che pur sotto i colpi della feroce rimonta della mai doma Velikaya, capitalizza l’ottimo vantaggio accumulato in avvio di assalto, che l’aveva condotta al riposo in vantaggio per 8-2. A condividere il terzo posto, il nome che non ti aspetti, l’underdog che ogni anno la gara americana porta sotto le luci della ribalta. L’anno scorso fu Maria Belen Perez Maurice, quest’anno è toccato all’azera Sabina Mikina prendersi la giornata di gloria.

A scartare sotto l’albero il regalo più ricco è proprio la Shen, dopo Sofya Velikaya la piú quotata del lotto delle finaliste: il 15-10 finale inchioda al secondo posto l’ottima russa Viktoria Kovaleva, al termine di un match che per la prima parte marcia sui binari del piú assoluto equilibrio prima di svoltare nettamente a favore della cinese, bronzo iridato lo scorso luglio a Mosca.

L’Italia torna a casa con la seconda finale a otto di fila centrata da Loreta Gulotta. Un risultato di grande prestigio, perdipiú ottenuto prendendosi gli scalpi prestigiosi di Olga Kharlan – lasciata a 9 – ed Ekaterina Dyachenko. Seconda finale a otto di fila per la sciabolatrice di Castelvetrano, a cui resta però il rammarico della sconfitta contro la russa Victoria Kovaleva, avversaria di rango indubbiamente inferiore alle due campionesse messe in riga una dietro l’altra nei turni precedenti, ma oggi in giornata particolarmente buona, come attestato anche dall’eliminazione di Rossella Gregorio nel tabellone dei 32.

Ma al netto della buona prestazione di Loreta, la trasferta americana della sciabola azzurra non va di certo archivata fra quelle memorabili: Irene Vecchi sale sulle montagne russe contro la francese Sara Balzer (ieri particolarmente ispirata ogni qualvolta si trovava di fronte a un’italiana, dal momento che il percorso che l’ha condotta ad affrontare Irene l’ha vista battere Navarria e Ciaraglia) prima di cedere per 15-13 agli ottavi di finale; stop al tabellone delle 32,coltre che per la giá citata Gregorio, anche per Martina Criscio e Sofia Ciaraglia, mentre nel tabellone delle 64 salutano Caterina Navarria e Lucrezia Sinigaglia. In una giornata in cui tutte le piú forti sono subito uscite di scena, aver mancato il podio sa molto di occasione sprecata.

Classifica – 1. Shen (Chn), 2. Kovaleva (Rus), 3. Velikaya (Rus), 3. Mikina (Aze), 5. Kim Jiyeon (Kor), 6. Galiakbarova (Rus), 7. Gulotta (ITA), 8. Balzer (Fra).
13. Vecchi (ITA), 19. Gregorio (ITA), 27. Criscio (ITA), 31. Ciaraglia (ITA), 39. Navarria (ITA), 42. Mormile (ITA), 56. Sinigaglia (ITA), 74. Fondi (ITA), 78. Stagni (ITA), 106. Baldini (ITA), 131. Petraglia (ITA)

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