L’americano batte Luca in semifinale e nega poi a Szilagyi il terzo successo padovano. Podio per Szatmari.
Una settimana fa era stato l’Inno di Mameli a risuonare a Baltimora, dopo la vittoria di Martina Criscio nella gara di sciabola femminile. Oggi, a Padova, in una curioso contrappasso, tocca a un americano prendersi il gradino più alto nella tappa italiana di Coppa del Mondo di sciabola maschile. Troppo forte per tutti Eli Dershwitz, compreso per Aron Szilagyi che ancora una volta deve dire addio al sogno di portarsi definitivamente a casa il bellissimo trofeo destinato al vincitore.
Niente tris per il due volte olimpico, l’ultimo ad arrendersi alla giornata ispirata dello statunitense. Che per arrivare all’appuntamento con la storia, ferma in semifinale la corsa di Luca Curatoli. Bella la gara del napoletano, malgrado un inizio difficile con il cinese Yinghui Yan, piegato non senza sofferenza per l15-13. Scollinato il primo ostacolo e liberata la sua scherma, Curatoli ha proseguito senza difficoltà battendo nell’ordine Iancu, Scepi e Yagodka per guadagnarsi l’accesso al podio. Buono anche l’avvio di match contro Dershwitz, con l’azzurro che al riposo chiude in vantaggio per 8-5. Ma nella seconda parte dell’assalto, è il campione del Mondo Under 20 2015 a pigiare la tavoletta dell’acceleratore, fino alla stoccata del 15-13 che chiude ogni gioco.
Fra gli altri azzurri, bella la prova di Dario Cavaliere che si ferma agli ottavi di finale, così come Enrico Berrè e Luigi Samele, anch’esso capitato nei paraggi di Dershwitz. Stop al turno dei 32 per Aldo Montano – con decisione contestata – Gabriele Foschini e Stefano Sbragia, mentre al primo assalto di giornata hanno chiuso la loro gara Alberto Pellegrini, Francesco Bonsanto, Riccardo Nuccio, Luigi Miracco. Massimiliano Murolo e Giovanni Repetti.
Classifica – 1. Dershwitz (Usa), 2. Szilagyi (Hun), 3. Curatoli (ITA), 3. Szatmari (Hun), 5. Gu Bongil (Kor), 6. Oh Sanguk (Kor), 7. Yagodka (Ukr), 8. Reshetnikov (Rus)
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Fotografia Trifiletti/Bizzi
