Sciabola maschile: l’Italia si affida a un mix di veterani e giovani per il vernissage di Orleans

Scherma - Luigi Samele salta la prova individuale di Antalya

A Orleans il primo atto della Coppa del Mondo di sciabola maschile 2021/2022. Italia a caccia di risultati e di buone sensazioni dai giovani.

 

La prima volta senza Aldo Montano, i tanti giovani chiamati a un test importante su un palcoscenico tanto prestigioso quanto impegnativo, il gruppo dei veterani che riparti dai Giochi Olimpici vissuti da protagonista e chiusi con l’argento a squadre e, nel caso di Luigi Samele, anche con quello individuale. L’Italia che fa rotta verso Orleans per la prima tappa stagionale della Coppa del Mondo di sciabola maschile mescola esperienza e titoli alla meglio gioventù che da dietro cerca il proprio posto al sole.

Luigi Samele, Enrico Berré e Luca Curatoli sono le certezze a cui si aggrappa Luigi Tarantino, alla sua prima uscita di CT. Il foggiano, che sta vivendo il momento migliore della sua carriera, proverà a cavalcare l’onda lunga di Tokyo e ripartire alla grande. L’assenza di Aron Szilagyi (clicca qui per la entry list ufficiale della gara) rimanda alla suggestiva sfida del 6 dicembre a Bologna la possibilità di un rematch dell’atto finale a Cinque Cerchi, ma le motivazioni di certo non mancheranno al finanziere vice-campione Olimpico.

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Dal capo generazionale opposto ci  sono i quattro debuttanti assoluti: Luca Fioretto, Michele Gallo, Emanuele Nardella e Pietro Torre. Per loro esame tosto, contro i più forti del Mondo, dopo aver fatto bene nelle categorie Giovanili. Linfa nuova per il movimento della sciabola maschile azzurra che guarda non solo a Parigi ma anche già oltre.

In mezzo atleti come Dario Cavalieri “back up” in più occasioni di Aldo Montano come quarto della squadra o Matteo Neri, provato da Sirovich in quartetto a Budapest nell’unica uscita pre-Olimpica e poi volato a Tokyo come sparring e riserva Olimpica.

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Nutrita la concorrenza. Come accennato, non sarà della partita il fresco tre volte campione Olimpico Aron Szilagyi. Ma per il resto, la gara presenta al via tutti i migliori del lotto. A partire dai temibili coreani, rimasti a secco di ori nella prova individuale ma dimostratisi ancora una volta imbattibili nella prova a squadre. Che qui non ci sarà, ma con gente come Oh Sanguk, Gu Bongil e l’inossidabile Kim Junghwan in pedana, annoiarsi è davvero l’ultimo dei problemi.

Fra i padroni di casa, il veterano Bolade Apithy – fresco di matrimonio con Manon Brunet – guida la truppa che mette in vetrina tanti giovani. Gara quasi di casa per il georgiano Sandro Bazadze, che da qualche stagione si allena proprio a Orleans con Christian Bauer. Per lui, ormai habitué dell’alta classifica, ci sono ampie possibilità di prendersi un risultato di prestigio.

Twitter: agenna85

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Foto: Bizzi