Fioretto femminile Under 20, l’Italia guida l’assalto del Vecchio Continente a un titolo iridato individuale che manca in Europa dal 2013

Scherma - Statistiche fioretto femminile Giovani ai Mondiali

Dalla vittoria del 2013 firmata Camilla Mancini, nessuna Europea è più riuscita a vincere il Mondiale di fioretto femminile Under 20. Anche se l’Italia ci è andata vicina tante chiudendo in ben quattro occasioni con la medaglia d’argento.

 

Dopo Camilla Mancini, nessun’altra. Fra le pieghe del Mondiale Cadetti e Giovani di Dubai che sempre di più si avvicina, spuntano curiosità e statistiche interessanti a rendere ancora più intrigante una rassegna che si preannuncia quanto mai incerta. Come quella ad esempio che vede la frascatana classe 1993 in qualità di ultima rappresentante dell’Europa ad aver centrato il titolo iridato Under 20 nel fioretto femminile. Correva l’anno 2013 e l’azzurra, al suo ultimo tentativo, era riuscita ad assicurarsi il tanto meritato quanto agognato titolo di Campionessa del Mondo nella categoria Giovani.

Da quel momento in poi la scena (e soprattutto, il gradino più alto del podio) sono stati tutti per atlete provenienti dalle nuove scuole emergenti. Stati Uniti in primis, quindi il Giappone. In un filotto inaugurato nel 2014 da Lee Kiefer e proseguito anno dopo anno con la medaglia d’oro finita al collo di Sara Taffel, Sabrina Massialas, Kikuchi Komachi, Ueno Yuka, Lauren Scruggs e, ultima in ordine di tempo, May Tieu. Forse l’immagine più eloquente del cambiamento sempre maggiore dei rapporti di forza nello scacchiere della scherma Mondiale.

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C’è un però. E dice che malgrado questo wind of change che soffia forte da Oltreoceano e dalla lontana Asia, l’Italia è sempre lì. E a ben vedere, nel periodo che va dal 2014 al 2021, sono state proprio le fiorettiste azzurre ad andare più vicine a riportare nel Vecchio Continente il titolo del fioretto femminile Giovani. Erica Cipressa, Serena Rossini e poi per due volte Martina Favaretto sono arrivate a giocarsi il bersaglio grosso nelle finalissime e chiudendo alla fine con la medaglia d’argento. Nelle restanti edizioni sono arrivate due medaglie d’argento per la canadese Eleanor Harvey e una per l’israeliana Pustilinik nell’edizione 2021 a cui l’Italia non prese parte.

A Dubai toccherà a Giulia Amore, Irene Bertini, Carlotta Ferrari e Benedetta Pantanetti, in rigoroso ordine alfabetico, tentare l’assalto alla medaglia più prestigiosa. Dall’altra parte dell’Oceano, però, i nomi sono pesanti. Scruggs, Weintraub per gli Stati Uniti, Guo per il Canada. La più piccola del lotto ma al contempo la più esperta avendo fra l’altro all’attivo una partecipazione Olimpica e un posto fra le prime 16 del Mondo a livello assoluto. E sicuramente le scuole asiatiche, Hong Kong in testa avranno i loro assi da calare.

L’attesa del Vecchio Continente si prolungherà ancora di una tacca? Non resta che attendere martedì 5 aprile per avere la risposta direttamente dalle pedane di Dubai.

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Foto Bizzi

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