Fioretto maschile: scintille Italia – Hong Kong, i protagonisti spiegano quanto accaduto in pedana

I commenti delle squadre di fioretto maschile di Hong Kong e dell’Italia dopo l’animato diverbio avuto sulla pedana dei quarti di finale della prova a squadre iridata di fioretto maschile.

 

Commentando l’episodio che ha visto protagoniste le squadre di fioretto maschile, Filippo Macchi ha esordito: «Quando si perde non è mai facile, non mi è piaciuto molto il gesto di un campione come Ka Long verso il nostro pubblico che ci stava solo incitando e spronando a fare meglio, c’è stato un attimo di difficoltà ma poi abbiamo gestito al meglio la questione».

Cheung Ka Long ha commentato: «Non ce l’avevo con nessuno. Siamo in Italia ed è normale, non posso incolpare nessuno, ma il pubblico faceva tanto rumore e su alcune stoccate che l’arbitro ci ha dato ha protestato. Questo per me non è rispettoso. Così ho fatto il gesto del silenzio, ma era solo un modo per festeggiare dopo che abbiamo vinto in rimonta».

Ryan Choi ha affermato: «È tutto molto normale, bisogna competere a questi livelli per capire la tensione e la reazione emotiva. Siamo amici fuori dalla pedana». Cheung ha aggiunto: «Non abbiamo avuto tempo di chiarire perché avevamo i nostri assalti, ma vorrò certamente farlo».

Alessio Foconi ha concluso: «Ci sono stati dei gesti male interpretati forse, io non ho visto il gesto di Cheung. Noi non siamo abituati a tutto questo pubblico, è brutto dirlo ma è così, forse ha vissuto questa situazione come una provocazione, per cui non mi va di accusarlo, ha fatto un gesto istintivo. Questo pubblico importante crea un po’ di tensione in più». E Daniele Garozzo ha aggiunto: «La situazione non è degenerata, siamo riusciti a mantenere la sportività».

Twitter: @Ariariasally

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