Ottava medaglia per l’Italia della scherma alle Universiadi di Chengdu. Quarto posto per le sciabolatrici.
Otto medaglie complessive. Si chiude così l’avventura dell’Italia della scherma alle Universiadi di Chengdu. Un ottimo bottino per sigillare al meglio una stagione che per le lame azzurre è stata all’insegna delle grandi soddisfazioni dall’inizio alla fine. L’ultima tacca l’hanno messa a segno i fiorettisti Davide Filippi, Francesco Ingargiola, Giulio Lombardi e Tommaso Martini, terzi nella prova a squadre vinta da Hong Kong. Gli Azzurri, dopo le vittorie agili contro Sud Africa e Ungheria, si sono fermati in semifinale battuti 45-41 dalla Francia (poi argento). Il pronto riscatto contro i padroni di casa della Cina ha poi garantito la medaglia di bronzo.
Niente da fare invece per le sciabolatrici, che si devono invece loro malgrado accontentare del quarto posto. Il successo per 45-33 contro il Kazakistan, il quartetto composto da Giulia Arpino, Rebecca Gargano, Lucia Lucarini ed Eloisa Passaro è stato dapprima fermato in semifinale dalla Francia (medaglia d’oro a fine giornata davanti agli Stati Uniti) quindi non è riuscito ad avere ragione dell’Uzbekistan nell’assalto con in palio il bronzo.
Nella giornata di ieri l’Italia aveva centrato l’argento nel fioretto femminile (Giulia Amore, Anna Cristino, Serena Rossini, Elena Tangherlini) e il bronzo nella spada maschile (Filippo Armaleo, Giulio Gaetani, Simone Mencarelli, Giacomo Paolini).
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Foto Ufficio stampa Federazione Italiana Scherma
