Qualificazione quasi impossibile per loro, che gareggeranno sotto bandiera neutrale. Nei giorni scorsi Mamedov aveva ribadito la sua contrarietà ai paletti posti da CIO e FIE sugli atleti neutrali lasciando però libertà di partecipazione.
I più incrollabili ottimisti, come la veterana Sofya Velikaya per cui la non presenza a Parigi non è una possibilità, ancora restano ancorati all’idea di una possibile partecipazione ai prossimi Giochi Olimpici. Dalla parte opposta dello spettro umorale c’è invece chi, come il Presidente della Federazione Russa Ilgar Mamedov, si arrende ormai al dato di fatto che “nella scherma almeno l’80% di noi non arriva alle Olimpiadi“. Già, che ne sarà dei russi? La realtà fattuale e un cronometro che marcia sempre più spedito nello scandire i giorni che separano dall’inizio dei Giochi (ma soprattutto, cosa ben più importante, dalla fine della finestra di gare che assegna i punti qualificazione) sembrano far pendere la bilancia della ragione dalla parte del massimo dirigente federale. Il quale fin da subito si era battuto contro le condizioni poste dal CIO (e in seconda battuta dalla FIE), di dare via libera soltanto a quegli atleti che non fossero tesserati per gruppi sportivi militari: un’imposizione che di fatto ha tagliato fuori tutti i migliori tiratori e tiratrici di cui la Russia poteva disporre. Nei giorni corsi Mamedov aveva ribadito ulteriormente il concetto, definendo vergognosa l’idea di gareggiare senza bandiera né inno ma dando comunque la possibilità a chi se la sentisse di tentare comunque un’impresa che ora come ora si può a voler essere gentili definire decisamente complicata.
Una chance che qualcuno ha deciso di giocarsi. A Istanbul, dove è in programma la prova di fioretto maschile, infatti ci saranno in pedana ben 9 atleti russi. Fra di loro, anche nomi molto pesanti come quelli dei gemelli Anton e Kyril Borodachev e quello Vladislav Milnikov che proprio assieme ai due fratelli ha preso parte alle gare degli ultimi Giochi Olimpici di Tokyo. A completare il manipolo di iscritti alla gara (che scatta questo venerdì con le fasi di qualificazione) Egor Barannikov, Zakhar Kozlov, Daniil Kravstov, Dmitrii Osipov, Dmitry Trofimov e Vladislav Zhuravlev. Nelle altre quattro gare in programma nel fine settimana non sono invece presenti atleti russi.
Per Borodachev e compagni di avventura, invece, Istanbul rappresenta la tappa 0 di una complessa scalata alla qualificazione Olimpica. che ricordiamo potrà avvenire solo individualmente e che potrà premiare al massimo uno solo di loro. Sempre che il CIO dia poi il via libera alla partecipazione una volta che la qualificazione è stata eventualmente ottenuta.
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Foto Augusto Bizzi
