Fioretto maschile: Lombardi e Avola festeggiano il podio, Massialas si prende Istanbul

Fioretto maschile: Lombardi e Avola terzi a Istanbul

Terzo posto in coabitazione per i due azzurri. Primo podio in carriera per il giovane livornese. Vince Alexander Massialas su Cheung Ka Long.

 

Ci sono giornate, nella vita di uno schermidore, che difficilmente potranno essere dimenticate. Chiedere per maggiori referenze a Giulio Lombardi da Livorno, anni 21, professione fiorettista nel giro della Nazionale Azzurra. Nel giorno in cui Alexander Massialas si conferma numero uno in città battendo in una finale di altissima nobiltà schermistica il campione Olimpico di Tokyo 2020 Cheung Ka Long, l’allievo di Beppe Pierucci al Fides di Livorno si ritaglia la sua giornata da assoluto protagonista, infiocchettandosi con una prova maiuscola il suo primo podio in carriera con tanto di doppio prestigioso scalpo con i nomi di Daniele Garozzo e Alessio Foconi, regolati fra il primo e il terzo assalto di un cammino esaltante chiusosi soltanto al cospetto di Cheung.

A fargli compagnia sul terzo gradino del podio c’è Giorgio Avola, veterano di mille battaglie e di mille titoli, arrivato al suo podio numero di 17 in carriera. E se lo scontro con Massialas regala l’ennesimo boccone amaro al modicano in una serie iniziata dal maledetto quarto di fina, non cancella tuttavia la grande prova di Avola. Da lui e da Lombardi arrivano le uniche note positive di una giornata che per il resto non ha regalato molte gioie a Cerioni. Che già dopo i primi due turni ha dovuto incassare l’eliminazione di buona parte del drappello degli 8 che avevano la gara in mattinata. Detto di Garozzo e Foconi finiti sulla strada di Lombardi rispettivamente al tabellone dei 64 e in quello dei 16, nel tabellone dei 32 sono arrivati gli stop per Edoardo Luperi, Guillaume Bianchi e Davide Filippi, mentre tra le vittime eccellenti del primo assalto di giornata si registra anche Filippo Macchi, eliminato al pari di Tommaso Martini.

Domani la prova a squadre. Senza Marini, spazio in pedana a Bianchi, Foconi, Garozzo e Macchi. Quel quinto posto al Mondiale di Milano brucia ancora e la voglia di prendersi la rivincita è tanta. Giusto ventiquattro ore per ricaricare le batterie e poi sarà nuovamente tempo di entrare in azione.

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Foto Augusto Bizzi