La Grandeur all’italiana! A Parigi i fiorettisti azzurri monopolizzano il podio del CIP

Fioretto maschile: l'Italia per il Grand Prix di Washington

Clamoroso poker per l’Italia nella prova di fioretto maschile a Parigi. Vince su Tommaso Marini su Alessio Foconi, terzo posto per Filippo Macchi e Guillaume Bianchi. Domani la prova a squadre.

 

Il primo tassello lo ha messo Tommaso Marini, spegnendo con un netto 15-4 i sogni di podio del giovane britannico David Sosnov (vincitore non più tardi di una settimana fa in Coppa del Mondo Under 20 a Udine). A ruota lo hanno poi seguito Guillaume Bianchi, Filippo Macchi e, buon ultimo ma solo per l’ordine cronologico, Alessio Foconi. Si é materializzato così il capolavoro assoluto dell’Italia nella prova maschile del Challenge International de Paris di fioretto. Un poker clamoroso, mai verificatosi a memoria su pedane che pure, in passato, avevano portato bene anziché no ai colori Azzurri. Ma al massimo si era potuto raccontare di triplette, con uno spiraglio lasciato per qualche “infiltrato” finito però sul gradino più basso del podio. Vincere così è godopoli, farlo a Parigi e in una delle tappe più iconiche del circuito di Coppa del Mondo lo è roba che entra di diritto ai piani più alti della classifica dei momenti magici della scherma italiana.

Alla fine agli annali ci va la vittoria di Marini su Foconi (15-12 il punteggio finale), con Bianchi e Macchi a completare la festa dal terzo gradino del podio. Tommaso, Alessio, Guillaume e Filippo. Lassù, più in alto di tutti, il ragazzo che aveva puntato proprio al CIP per il ritorno in pedana una volta smaltiti i postumi dell’intervento chirurgico alla spalla post vittoria ai Mondiali. Ha bruciato tutte le tappe, Tommy: il rientro a Tokoname lo scorso dicembre coronato con un piazzamento negli otto, la vittoria a Parigi oggi a conferma di un talento sconfinato con chissà ancora quanto margine di miglioramento.

Fa secondo Alessio Foconi. già due volte re al Coubertin, si riprende un podio che è ossigeno puro dopo un avvio di stagione (e un finale della scorsa) con qualche difficoltà di troppo. Rinnova il proprio feeling con Parigi Guillaume Bianchi, secondo e al suo miglior risultato in carriera lo scorso anno, ancora a podio quest’oggi dopo una cavalcata esaltante che lo ha visto battere fra gli altri il campione Olimpico Cheung Ka Long e spegnere le ultime speranze francesi di un posto a medaglia facendo lo scalpo a Pauty. E Parigi si conferma città magica anche per Filippo Macchi. Dalla finale a otto del 2023, inizio di una scalata esaltante che lo avrebbe condotto dapprima al secondo posto di Torino quindi al titolo Europeo in estate, al terzo posto di oggi con tanto di firma sulla detronizzazione di Alexander Massialas, ultimo trionfatore al Challenge International de Paris.

Per festeggiare, però, ci sarà tempo. Domani si torna in pedana per la prova a squadre. Vero che per sigillare la qualificazione ai Giochi di Parigi 2024 basta soltanto presentarsi in pedana, ma se è vero quanto è vero che l’appetito vien mangiando (senza dimenticare il fattore Garozzo, oggi uscito presto di scena ma desideroso di riscattarsi assieme ai compagni) facilmente gli Azzurri vorranno fare di tutto per rendere ancora più indimenticabile questa trasferta parigina. Sognando una replica il prossimo luglio, quando lo scenario sarà quello del Grand Palais e sullo sfondo campeggeranno i Cinque Cerchi Olimpici.

Classifica – 1. Tommaso Marini (Ita), 2. Alessio Foconi (Ita), 3. Filippo Macchi (Ita), 3., 5. Alexander Massialas (Usa), 6. Gerek Meinhardt (Usa), 7. Maxime Pauty (Fra), 8. David Sosnov (Gbr)

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Foto: Eva Pavia/Bizzi Team