Corea allo sprint nella prova a squadre di Padova, l’Italia strappa un prezioso quinto posto

Sciabola maschile, Italia quinta nella prova a squadre di Padova

Gli Azzurri, fermati ai quarti di finale dalla Francia, strappano preziosi punti per la qualifica Olimpica. Vince la Corea sugli Stati Uniti.

 

Elmetto in testa a combattere centimetro su centimetro per portare a casa, al termine di una giornata tutt’altro che semplice, il massimo del raccolto possibile. L’Italia chiude al quinto posto la prova a squadre di sciabola maschile sulle pedane di Padova e avvicina ulteriormente il via libera per i giochi Olimpici di Parigi 2024. La formazione azzurra deve fare i conti con infortuni e acciacchi vari che costringono lo staff di Nicola Zanotti a richiamare Enrico Berrè al posto di Pietro Torre e a centellinare al massimo l’utilizzo di Luigi Samele, secondo ieri nella prova individuale ma con ancora addosso le tossine di una gara durissima e molto dispendiosa. Con queste premesse, e con anche Luca Curatoli non al topo, è stato automatico pensare che la giornata in ufficio dei quattro sciabolatori italiani non sarebbe stata per nulla rilassante.

Il 45-35 per piegare la coriacea Ucraina, quindi il sempre equilibratissimo match contro i “cugini” francesi, risoltosi a favore di Apithy e compagni soltanto nell’ultima frazione e con un’ultima botta che ha fatto molto arrabbiare gli Azzurri. Usciti dalla lotta per il podio, i quattro italiani hanno dovuto affrontare il difficile tabellone per i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto, trovando sulla loro strada dapprima la Romania (match risolto da un gran rush finale di Luca Curatoli su Iulian Teodusiu), quindi la Germania, delicatissimo scontro diretto con in palio il pass Olimpico come miglior squadra Europea. L’inizio è di marca tedesca, ma due gran parziali di Michele Gallo su Luis Bonah e di Luca Curatoli sul fratello Raoul (17-7 complessivo) ribaltano punteggio e inerzia dell’incontro fino al 45-40 che vale la quinta piazza.

Il successo è invece un affare fra gli Stati Uniti del vincitore di ieri Colin Heathcock e la rimaneggiata Corea, cambiata per tre quarti rispetto alla canonica formazione che ha permesso alla formazione asiatica di dominare in lungo e in largo nelle ultime stagioni. Ma se cambiano gli interpreti, a non cambiare è il risultato: Gu Bongil assieme a Do Gyeongdong, Park Sangwon (Ha Hansol a completare il quartetto) costruiscono l’assalto perfetto e battono allo sprint gli avversari spegnendo in gola il grido di un Desrhwitz convinto di aver portato a casa l’intera posta. A completare il podio la Francia che malgrado perda per infortunio Sebastien Patrici e rischi di “lasciar sul terreno” anche Maxime Pianfetti, si libera facilmente di un’Ungheria abbastanza scarica.

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Foto Alessandro Gennari