Italia, vedi il Mondiale e fai podio! Le sciabolatrici seconde nella prova iridata Under 20 a Riyadh

Sciabola femminile: argento Mondiale per l'Italia Under 20 a Riyadh

Le sciabolatrici azzurre cedono solo in finale dopo una gara di grande sostanza. Titolo alla Francia. Bronzo per l’Ungheria.

 

Passano gli anni, cambiano le attrici protagoniste, ma alla fine la certezza è che sul podio di una prova a squadre di sciabola femminile iridata Under 20 l’Italia è sempre presente. Una regola che dal 2015, quando le Azzurre conquistarono il titolo con Sofia Ciaraglia, Rebecca Gargano, Chiara Mormile ed Eloisa Passaro, ha avuto soltanto due eccezioni: a Bourges nel 2016 e al Cairo nel 2021, assenza peraltro forzata dalla saggia decisione del Consiglio Federale di non mandare una delegazione a una manifestazione disputatasi sotto il giogo della allora imperversante pandemia di Covid 19. Riyadh come ennesimo capitolo di una saga che anno dopo anno continua ad aggiornarsi con grande regolarità in attesa chissà di poter nuovamente riscrivere pagine esaltanti come quelle di otto anni fa in terra Uzbeka.

Tempo al tempo, perché nell’immediato c’è da godersi e festeggiare l’argento maturato sulle pedane di Riyadh. Vince la Francia, trascinata da una Toscane Tori in grado di rimettere clamorosamente in piedi la semifinale contro l’Ungheria che sul 29-40 sembrava inevitabilmente segnata trasformandola in una vittoria da sogno per lei e da incubo per la povera Anna Spiesz. L’oro va aldilà delle Alpi, ma le ragazze di Nicola Zanotti (Alessandra Nicolai, Maria Clementina Polli, Manuela Spica e Mariella Viale) lottano punto a punto per due terzi del match prima di subire l’allungo decisivo francese soltanto nelle ultime tre frazioni che cristallizzano il 45-36 conclusivo.

L’ultimo atto di una bellissima prova corale iniziata con l’agile successo contro le Filippine per il più comodo degli ingressi in gara e proseguita con difficoltà sempre crescente con le sfide contro Gran Bretagna, Stati Uniti e Uzbekistan. Con le Azzurre che hanno sempre saputo alzare l’asticella della loro scherma in maniera direttamente proporzionale all’aumentare delle difficoltà. E così, dopo il netto successo contro le britanniche, è servito un lavoro corale e chirurgico per colpire gli anelli deboli della squadra Usa, vanificando così la prova monstre del fenomeno Sarbonkiewicz (sue 25 delle 42 stoccate delle nordamericane), mentre una terza tornata da urlo ha permesso all’Italia di ribaltare il match contro l’Uzbekistan, arrivato al massimo vantaggio di +6 all’alba della tranche decisiva di assalti  ma trovatosi a -2 al momento di tagliare il traguardo. 45-43 il punteggio che dà all’Italia pass per la finalissima e, soprattutto, certezza di avere una medaglia al collo a prescindere dall’esito della sfida alla Francia. Del resto una regola è pur sempre una regola. Alessandra, Maria Clementina, Manuela e Mariella l’hanno fatta rispettare anche quest’anno.

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Foto Eva Pavia/Bizzi Team