Cosa ha raccontato il 2022 dell’Italia Cadetti e Giovani.
Le istantanee più recenti di questo 2022 sono arrivate dai campi gara che hanno ospitato non più tardi dello scorso week-end le ultime competizioni dell’anno. E nel 2023, saranno proprio gli Under 20 i primi a tornare in pedana con la tappa di Udine che riavvia la Coppa del Mondo di categoria dopo la pausa per le vacanze. In mezzo, un anno in cui i talenti in erba della scherma azzurra hanno brillato sulle pedane di tutto il Mondo. Loro, che più dei “grandi” hanno subito il peso del lungo stop per la pandemia e le sue conseguenze. Fra salti di categoria, addii per raggiunti limiti di età e squadre in parte di ricostruire da zero.
E anche eventi fuori dalla pedana che ha messo di fronte ragazze giovanissime a temi e problemi più grandi di loro. La guerra che ha squassato l’Europa dallo scorso febbraio e che tuttora continua a imperversare, ha portato le sue nefaste conseguenze anche sulle pedane di Novi Sad, sede dei Campionati Europei di marzo. Le immagini delle fiorettiste ucraine corse ad abbracciare le colleghe azzurre (Giulia Amore, Irene Bertini, Carlotta Ferrari, Matilde Molinari) dopo che quest’ultime avevano scelto di ritirarsi per non incrociare la Russia, sono diventate emblematiche di quella rassegna in cui la politica internazionale ha preso il sopravvento sugli aspetti agonistici.
Che pure hanno raccontato tanto, tantissimo. Di un’Italia con ancora un ricco serbatoio di talenti da cui pescare in tutte le armi, innanzitutto. Parlano i numeri tanto nel Circuito Europeo Cadetti quanto quelli della Coppa del Mondo Under 20.Corroborati da un Europeo da record (14 medaglie complessive, di cui la metà esatta del colore più pregiato) e da un Mondiale che, seppur con qualche delusione, ha regalato alla delegazione azzurra otto medaglie e tante certezze per il futuro. Il ricambio generazionale funziona in tutte le armi, e malgrado l’avanzare sempre più deciso delle nuove scuole asiatiche e di quella statunitense che ormai da qualche anno sta facendo la voce grossa a livello giovanile, l’Italia dei Cadetti e dei Giovani tiene botta alla grande.
Pietro Torre, che si è preso da protagonista anche un bronzo iridato a squadre a livello assoluto dopo aver guidato i compagni all’oro Giovanlie ed essersi preso in proprio un argento; gli invincibili del fioretto maschile (Jacopo Bonato, Damiano Di Veroli, Giulio Lombardi, Tommaso Martini), che sulle orme di Garozzo e compagni, hanno preso tutto quello che c’era da prendere fra Coppa del Mondo, Europei e Mondiali; e ancora, Simone Mencarelli, Carlotta Fusetti, il gruppo delle spadiste capace di rinnovarsi di anno in anno e quello delle fiorettiste, capitanate dalla figlia d’arte Giulia Amore. Sono soltanto alcuni dei nomi che hanno brillato in questo 2022, perché per fortuna dell’Italia l’elenco è lungo e potrebbe occupare da solo un articolo intero. E questa, in ottica futura, è la notizia più bella che l’Italia della scherma abbia mai potuto ricevere.
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Foto: Bizzi Team