Un presidente a bordo pedana

Luca Campedelli, patron del Chievo Verona, tra i tifosi del Luxardo. L’intervista di Pianeta Scherma.

 

Al Trofeo Luxardo, tra i tifosi di Aldo Montano a bordo pedana, c’era anche lui. Luca Campedelli, presidente da Serie A col Chievo Verona, è un grande appassionato di scherma. La pratica, nella sua variante storica, la segue e la ama. Così ha approfittato della vicinanza tra la sua città e Padova per vedere le gesta dei grandi campioni dal vivo. E ha dimostrato di essere molto meno «neofita» di quanto gli piaccia definirsi. Noi di Pianeta Scherma l’abbiamo avvicinato dopo gli ottavi di finale, e lui, inconsapevolmente, ci ha anticipato quella che sarebbe stata la finale…

Come nasce la passione per la scherma?
Nasce con la scherma storica e prosegue con quella olimpica. È una passione che continua e si incrementa continuamente.

Cosa la affascina di più di questo sport?
Tutto l’ambiente, la bellezza dello sport. E il fatto che, comunque vada, alla fine ci si saluta da quasi amici, diciamo così. Tutto finisce con l’assalto.

Ha approfittato della vicinanza tra Padova e Verona per venire a vedere il Luxardo. Ha visto qualche assalto, chi l’ha colpita di più?
Per quello che ne capisco io, direi Montano e Szilagyi. Ma io sono un neofita, quindi ammiro e basta, più di questo non posso dire.

Quale sport preferisce? Ancora il calcio o la scherma ha già recuperato terreno?
Il calcio è la mia passione principale, quello che mi fa star male. La scherma è una passione pura e senza particolari tensioni. Sta diventando 50 e 50.

Quest’anno ci saranno le Olimpiadi. Le seguirà da tifoso e cosa si aspetta dall’Italia?
Credo che saranno le Olimpiadi più multinazionali di sempre. Sarà difficile, quindi qualsiasi cosa faranno sarà soddisfacente.

 

Twitter: GabrieleLippi1

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