Road to Moscow: spada maschile

Gli spadisti francesi puntano a chiudere in bellezza un anno da dominatori tanto a livello individuale quanto a squadre. L’anno scorso a Kazan fu doppietta, con Robeiri vincitore all’individuale e il quartetto dominatore a squadre. 

 

La domanda sorge spontanea: sarà ancora la Marsigliese a risuonare alla fine delle prove di spada maschile o qualcuno riuscirà a rompere l’incantesimo e violare una disciplina che sin qui è stato feudo degli uomini in bleu? Le prime risposte le avremo il giorno 15, quando si svolgerà la prova individuale, mentre tre giorni più tardi toccherà alla gara a squadre. Una prova da seguire con particolare attenzione in chiave italiana, dal momento che rappresenta una delle ultime possibilità per poter artigliare la qualifica olimpica con la squadra: un buon risultato rilancerebbe gli azzurri, in caso contrario la pendenza sotto le ruote del clan Italia sarebbe ancora più arcigna di quanto già si presenta allo stato attuale.

L’anno scorso andò così – Una carriera costellata da tantissimi successi a squadre, finalmente coronata dall’alloro individuale: a Kazan fu la giornata della consacrazione per Ullrich Robeiri, che vinse in finale sul coreano Kyungdoo Park. Medaglia di bronzo per Gauthier Grumier (Francia) e per il nostro Enrico Garozzo.

Favoriti – A questa voce trapiantiamo in toto l’intero quartetto francese: tutti e quattro i selezionati da Obry, infatti, sono stati capaci di vincere una gara di Coppa del Mondo, con Gauthier Grumier che si è preso anche l’oro europeo oltre alla gara di Tallinn. Affermazioni anche per Ronan Gustin (Vancouver), Alexandre Blaszyck (Parigi) e Daniel Jerent (Doha). Fra i favoriti vogliamo mettere anche Max Heinzer e Nikolaj Novosjolov, gli unici due in grado di spezzare il dominio francese in stagione, ed Enrico Garozzo: a garantire per lui, le tante buone prestazioni stagionali, con due sole battute d’arresto pesanti (Parigi ed Heidenheim) e corroborate da due podi.

Outsiders – La naturale impronosticabilità della spada, unita all’elevato numero di partecipanti, fa sì che sia di fatto impossibile stilare un elenco di outsiders. Una scommessa “matta” potrebbe essere Ruben Limardo Gascon, da poco rientrato in azione a tempo pieno dopo aver recuperato da un serio infortunio al ginocchio e capace di  mettere a segno un podio nella gara di Vancouver e di vincere l’oro ai Panamericani lo scorso maggio. L’aria di casa potrebbe ispirare i russi Anton Avdeev e Pavel Sukhov, mentre per l’Italia avanza la sua candidatura Paolo Pizzo (a podio in due occasioni in stagione) con Marco Fichera e Andrea Santarelli -al debutto – che hanno tutte le carte in regola per fare una buona gara

Prova a squadre – A Kazan vinse la Francia in finale sulla Corea. Terzo posto per la Svizzera. Francesi che sono favoriti anche per la gara di Mosca, con la Svizzera che pare la rivale più accreditata, mentre la Korea ha subito una decisa involuzione e si presenta in veste rinnovata.

Italiani in gara – Stessa formazione schierata all’Europeo, con Marco Fichera, Enrico Garozzo, Paolo Pizzo e Andrea Santarelli, che comporranno anche il quartetto per la prova a squadre

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 
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