Spada femminile: la Cina è vicina

La prova a squadre del Carroccio va alle asiatiche. Che dominano contro Romania in finale e Corea in semifinale. Ma non con l’Italia, che esce ai quarti alla priorità ed è quinta. Estonia di bronzo.

 

Prendete le prime due posizioni del ranking Fie e ribaltatele. Otterrete il risultato finale della prova a squadre di spada femminile alla 40a edizione del Trofeo Carroccio. Cina e Romania, classifica internazionale alla mano era impossibile immaginarsi una finalissima di livello più alto. Poi l’Estonia di Erika Kirpu, Yulia Beljajeva, Irina Embrich e Kristina Kuusk, bronzo, dopo aver battuto la Corea del Sud.

Sun Yuje, Xu Anqi, Sun Yiwen e Hao Jalu dettano legge a Legnano. Dominano in finale contro la Romania di Ana Maria Branza, Simona Gherman, Simona Pop e Loredana Dinu (35-29) , dopo aver fatto altrettanto in semifinale contro la Corea del Sud delle due Choi, Shin A Lam e Kang Minyoung (32-24).

Non con l’Italia, però, unica in grado di dare fastidio alle cinesi, fino quasi a eliminarle dai giochi. Quello del Carroccio è un gran bel podio, eppure esclude il quartetto che probabilmente ha destato l’impressione migliore nel corso di tutta la giornata. Il quinto posto dell’Italia è la dimostrazione che si può fare una gara praticamente perfetta e restare giù da un podio. Perché perdere un quarto di finale tirato alla pari con le campionesse del mondo, per 17-16, alla priorità, è questione di mancanza di fortuna più che di qualità.

Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Giulia Rizzi e Alberta Santuccio hanno dato una straordinaria dimostrazione di forza. Era la prima volta che tiravano insieme, ma non lo si è notato. Hanno vinto tre assalti, perdendone uno. Hanno battuto l’Ucraina (che a differenza dell’Italia andrà a Rio) 33-30. E dopo la sconfitta contro la Cina hanno rialzato subito la testa, superando prima la Germania 45-33 e poi l’Ungheria 33-26. La conferma che l’Italia della spada femminile, fuori da un’Olimpiade, non ci sta a fare proprio nulla.

Nessuna controprestazione nel quartetto, tutte sempre attente e concentrate, in grado di portare a compimento un disegno tattico studiato alla perfezione, con una Rossella Fiamingo ritornata su altissimi livelli nelle prove a squadre, decisiva in chiusura, capace di rimonte e strappi impressionanti, come quello che ha chiuso i conti per il quinto posto contro la giovanissima ungherese Anna Kun, quando a far scattare la molla nella mente della spadista siciliana è stata una stoccata assegnata contro per un’uscita di pedana che sembrava non esserci. Pessima notizia per Anna Kun, che ha guadagnato una botta a suo favore, ma poi ne ha prese sei di fila, nel giro di una ventina di secondi, con la Fiamingo a fissare il finale sul 33-26.

Con questa personalità si può andare lontano. Cominciando già dagli Europei di Torun. Perché Cina, Romania ed Estonia saranno pure sul podio, ma se guardate un po’ più vi renderete conto di avere davanti agli occhi una squadra fortissima. Per chi se lo fosse dimenticato in quest’ultimo dannatissimo anno.

 

Finale
Cina b. Romania 35-29

Finale 3°-4° posto
Estonia b. Corea del Sud 26-19

Semifinali
Romania b. Estonia 43-29
Cina b. Corea del Sud 32-24

Quarti
Romania b. Francia 35-18
Estonia b. Ungheria 42-37
Corea del Sud b. Germania 45-37
Cina b. ITALIA 17-16

Tabellone delle 16
ITALIA b. Ucraina 33-30

TABELLONE DEI PIAZZAMENTI
Finale 5°-6° posto
ITALIA b. Ungheria 33-26

Tabellone 5°-8° posto
Ungheria b. Francia 37-35
ITALIA b. Germania 45-33

Classifica (17): 1. Cina, 2. Romania, 3. Estonia, 4. Corea del Sud, 5. ITALIA, 6. Ungheria, 7. Francia, 8. Germania

 

Twitter: GabrieleLippi1

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Foto Trifiletti/Bizzi per Federscherma
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