Emese Szasz torna a gareggiare, obiettivo Tokyo 2020

Scherma - Spada femminile, si ritira Emese Szasz, Olimpionica a Rio 2016

La campionessa Olimpica di spada femminile a Rio 2016 ha annunciato il suo ritorno in pedana a marzo dopo la gravidanza. Obiettivo la qualifica a Tokyo.

 

Emese Szasz, campionessa Olimpica a Rio 2016, è pronta a tornare in pedana. L’appuntamento, già segnato con il proverbiale circoletto rosso sul calendario, è quello del Gran Prix di Budapest del prossimo marzo. A 37 anni e fresca di maternità (è diventata mamma di due gemelli lo scorso mese di agosto), la campionessa magiara si rimette in gioco cullando l’idea di artigliare, a questo punto attraverso il torneo di qualificazione continentale di metà aprile a Madrid, un posto per poter provare a difendere l’oro vinto quattro anni fa in Brasile.

Fin da subito dopo la gravidanza la Szasz si è gettata a capofitto nella preparazione atletica, tornando a dicembre a fare lezione con Andres Peterdi, con il quale si allena dopo la scomparsa dell’amato Maestro Gyozo Kulcsar. «Il ritorno a febbraio (a Barcellona, ndr) era troppo affrettato» ha dichiarato la stessa Szasz al sito ufficiale della Federazione Ungherese di scherma «ma ad aprile c’è il torneo di qualificazione. Di sicuro quindi prenderò parte al Grand Prix di Budapest e alla gara di Coppa del Mondo in Cina».

Scopo primario di queste due apparizioni, ancor prima del piazzamento in classifica, è verificare la propria competitività al cospetto delle migliori spadiste del Mondo dopo uno stop così lungo, come conferma la stessa Szasz sempre attraverso il canale di comunicazione federale: «Il risultato non è la cosa più importante, ma la sensazione di poter dire ancora la mia al massimo». Una sorta di allenamento agonistico finalizzato alla preparazione nel migliore dei modi della gara che mette in palio il biglietto per Tokyo 2020, vero obiettivo della campionessa magiara.

Una sfida tutt’altro che facile, quella che attende l’oro di Rio, a cui tuttavia gli esempi guida non mancano: da Valentina Vezzali, capace di vincere un Mondiale nel 2005 a soli quattro mesi dalla nascita del primogenito Pietro, a Sofya Velikaya tornata sempre al top dopo ognuna delle due gravidanze senza dimenticare  l’esempio più recente dell’estone Katrina Lehis, oro nel 2018 agli Europei di Novi Sad. E, ancora e forse più di tutte, Elisa Di Francisca, che di Emese è coetanea e che dopo la nascita del piccolo Ettore nel 2017 ha compiuto in un amen la scalata verso la vetta della classifica impreziosendo il tutto con un oro Europeo a Dusseldorf e un bronzo Mondiale a Budapest.

Twitter: agenna85

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Foto Bizzi