Falsa partenza per la spada maschile azzurra, Italia nona nella prova a squadre di Istanbul

Scherma - Spada maschile, Italia nona a squadre a Istanbul

Azzurri sorpresi dal Kazakistan (poi vincitore) nel tabellone dei 16 e alla fine noni. Podio anche per Olanda e Corea del Sud.

 

Il delitto perfetto confezionato dal Kazakistan regala all’Italia una giornata difficile sulle pedane di Istanbul e complica ancora di più un percorso, quello verso i Giochi di Parigi 2024, che già per gli spadisti azzurri si presentava fin dal via tutt’altro che semplice. Colpa della natura intrinseca della spada, l’arma dove tutto può succedere e dove le insidie sono dietro l’angolo a ogni assalto. Come hanno avuto loro malgrado modo di appurare Gabriele Cimini, Valerio Cuomo, Davide Di Veroli e Federico Vismara già nel secondo match di giornata: è bastato il 3-0 all’alba della sfida contro i kazaki firmato da Sharlaimov su Di Veroli – reduce dal bel podio nella prova individuale di ieri – per scavare un solco che gli azzurri non sono più riusciti a colmare malgrado gli sforzi di tutti e quattro gli azzurri. Il margine, anzi, si è via via dilatato fino a diventare incolmabile fino al 45-31 finale, con i ragazzi di Chiadò che si sono trovati quindi a dover limitare i danni e lottare per le posizioni che vanno dalla nona alla sedicesima.

Ed è proprio la seconda parte di gara a dare i segnali migliori in vista dei prossimi appuntamenti. La reazione dell’Italia, infatti è stata veemente e si è concretizzata dapprima nel 45-28 al Venezuela formato famiglia Limardo, quindi nel doppio 45-35 su Svizzera ed Egitto che ha permesso di artigliare il nono posto. Non l’inizio sognato dal ct torinese e dai suoi ragazzi, che avrebbero decisamente preferito un approccio con maggior tranquillità alla coda stagionale fra Europei e Mondiali e che invece si trovano di fronte già un cammino in salita. Di buono, oltre alla già raccontata reazione odierna allo stop subito, segno che la squadra c’è eccome, anche il fatto di essere soltanto ai primi passi del percorso.

Ci sarà da lottare, e ci sarà da farlo in gare che possono arrivare a contare fino  45 squadre al via e avendo anche a che fare con avversari difficilmente pronosticabili alla vigilia. Come il solido Kazakistan, o la sorprendente Olanda, che dopo aver fatto gli scalpi a Finlandia, Ucraina, Cina, Francia e Corea del Sud (terza dopo aver avuto ragione della Spagna), si è spinta fino al secondo posto creando ancora più scompiglio nelle già sparigliate carte sul tavolo. È la spada maschile, bellezza. Dove niente è scontato, nemmeno se ti chiami Francia o Italia.

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Foto Eva Pavia Team