La resa dei conti

Italia contro Stati Uniti è stata la finale iridata in quattro occasioni negli ultimi 10 anni, diventando un vero “classico” che ha caratterizzato il fioretto maschile a squadre dal post Londra 2012 a oggi. A Milano potrebbe arrivare un altro faccia a faccia, ma guai a dare per scontata la finale fra le due Nazioni.

 

2-1 Stati Uniti e palla al centro. Si riparte da qui nel fioretto maschile a squadre, dopo una stagione di Coppa del Mondo in cui i Massialas boys hanno prevalso 2-1 sulla banda Cerioni negli scontri diretti. Tutti ovviamente in finale. Successo americano a Bonn ed Acapulco, ai due estremi della regular season. In mezzo, il successo italiano sulle pedane del Challenge International de Paris. I due giganti del fioretto, le nazioni che con il loro dualismo hanno contraddistinto l’ultimo decennio della disciplina per quanto riguarda le gare per quartetti, si preparano al redde rationem sulle pedane di Milano e hanno già segnato con il proverbiale circoletto rosso la data del 30 luglio. Il gran finale, l’ultimo titolo assegnato nella rassegna iridata, a cui entrambe le formazioni si presentano fresche di vittoria nei rispettivi titoli continentali.

Proveranno a confermare il loro trend positivo gli azzurri, sempre vincenti negli scontri diretti quando in palio c’era il metallo più pregiato: Budapest 2013, Lipsia 2017, Wuxi 2018 e, ultimo in ordine di tempo, Il Cairo 2022 sono testimoni di una storia che ha sempre tinto d’azzurro l’esito dei match. Per continuare la striscia d’oro, Stefano Cerioni si affida al quartetto che ha sbancato Cracovia. Via libera dunque alla gioventù di Filippo Macchi e Tommaso Marini, affiancati all’esperienza e ai titoli messi in bacheca da Alessio Foconi e Daniele Garozzo. Una potenza di fuoco incredibile per una squadra che può vantare nelle sue fila un campione Olimpico, un campione del Mondo, l’ultimo vincitore della classifica di Coppa del Mondo e il fresco campione d’Europa all’individuale a chiosa di una stagione in cui il talento di Filippo Macchi è esploso con gran fragore.

Dal canto loro, cercheranno di ribellarsi all’ineluttabilità degli eventi gli americani, aggrappandosi al precedente della finale per il bronzo alle Olimpiadi di Rio e ai tanti successi raccolti in Coppa del Mondo. Alexander Massialas e Gerek Meinhardt hanno fatto una grande stagione in Coppa del Mondo e sono da anni colonne portanti di un quartetto che nel corso delle stagioni ha subito pochissime variazioni. Nick Itkin e Chase Emmer sono il vento del rinnovamento, Miles Chamley Watson un altro veterano di tante battaglie e medaglie.

Sin qui ci siamo presi la libertà di fare i conti senza l’oste. O meglio, senza una concorrenza che di certo non resterà a guardare. Perché se Italia – Stati Uniti è sulla carta la finale più probabile, sarebbe errore mortale darla per scontata. Fuori gioco la Russia, Francia e Giappone rappresentano comunque avversari con cui dover fare i conti. I nipponici, in particolare, hanno spesso e volentieri dato fastidio all’Italia e al Cairo li hanno anche battuti aggiudicandosi la tappa di Coppa del Mondo. Dal canto suo la Francia è a cerca di rivincite dopo il testa a testa di Cracovia e giocare uno scherzetto in casa ai rivali di sempre potrebbe essere uno stimolo in più.

Twitter: agenna85

Pianeta Scherma sui socialInstagram, TelegramFacebook

Foto Devin Manky/Bizzi Team