Secondo podio di fila per Pietro Torre, che chiude al terzo posto il Grand Prix di sciabola maschile a Orleans. Stop ai quarti di finale per Luigi Samele.
Terzo posto ad Algeri, sorridente nel mezzo del gotha della scherma Mondiale a festeggiare il primo podio in carriera. Terzo posto a Orleans, a confermare il bel rapporto dell’Italia della sciabola maschile con le pedane dell’iconico Zenith. Se c’è un tiratore on fire in questo avvio di stagione, questo risponde al nome di Pietro Torre. Un’altra grande gara, quella messa giù dal ventiduenne atleta livornese, fermatasi in semifinale al cospetto del tedesco Matyas Szabo, poi vincitore della gara. E alla fine resta anche un po’ di amaro in bocca per un inizio difficile di match che ha permesso all’avversario di mettere in cassaforte il margine necessario per prenotare poi la finale.
C’è però da festeggiare un altro piazzamento sul podio e un ritorno sulla cresta dell’onda dopo una stagione, quella passata, un po’ complicata per il ragazzo cresciuto alla scuola Fides. Un risultato che è anche una bel carico messo sul tavolo a rilanciare le proprie quotazioni per un posto in squadra nella corsa verso Parigi 2024, lui che nel quartetto Azzurro già era stato protagonista due stagioni fa, lanciato da Nicola Zanotti nell’immediato post Tokyo. Dalle pedane francesi il ct della sciabola incassa anche il piazzamento negli otto di Luigi Samele, finito sulla strada di Torre ai quarti di finale dopo aver a sua volta fermato agli ottavi di finale Luca Curatoli.
Stop agli ottavi di finale anche per Dario Cavaliere, mentre Michele Gallo è stato eliminato al secondo assalto di giornata così come Mattia Rea. Competizione subito finita al primo turno invece per Giovanni Repetti ed Enrico Berrè. A vincere la gara come detto è stato il tedesco Matyas Szabo, bravo a regolare sul 15-10 Maxime Pianfetti. A completare il podio, assieme a Torre, l’altro francese Sebastien Patrice.
Classifica – 1. Matyas Szabo (Ger), 2. Maxime Pianfetti (Fra), 3. Sebastien Patrice (Fra), 3. Pietro Torre (Ita), 5. Luigi Samele (Ita), 6. Oh Sanguk (Kor), 7. Ali Pakdaman (Iri), 8. Adham Moataz (Egy)
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Foto Augusto Bizzi
