Parigi, stiamo arrivando anche noi! Spadisti Azzurri secondi a Vancouver e qualificati ai Giochi

Spada maschile: Italia seconda a Vancouver e qualificata a Parigi

L’Italia chiude al secondo posto la prova a squadre di spada maschile a Vancouver e si qualifica matematicamente per Parigi 2024. Vittoria per il Giappone, terzo il Venezuela.

 

Ci saranno anche i ragazzi della spada maschile (nel pomeriggio a Novi Sad erano state le fiorettiste a vidimare la certezza della qualificazione)  il prossimo luglio sulle pedane del Grand Palais a giocarsi le medaglie Olimpiche nella gara a squadre. Certezza granitica, perché data dall’aritmetica – sigillata dal secondo posto di ieri sera – ma anche e soprattutto data dalla forza di un gruppo-squadra unito e compatto come pochi, anche nel cingere in un abbraccio lungo da Vancouver all’Italia il compagno di quartetto rimasto a casa per indisponibilità. Forza Cimo si legge sul cartello mostrato a favor di fotocamera da Valerio Cuomo, che del del pisano ne ha preso effettivamente il posto in Canada, Davide Di Veroli, Andrea Santarelli e Federico Vismara. Eccolo il segreto di questa Italia della spada maschile capace di ritrovare a squadre quella velocità di regime motore che sembra ancora mancare a livello individuale.

Ci sarà tempo, ovviamente, da qui al giorno dei giorni. Perché la forza dei quattro (cinque) Azzurri non è in dubbio e ora che il biglietto per Parigi è stato messo in ghiaccio, il focus del lavoro di Dario Chiadò e del suo staff potrà spostare il proprio centro. In quartetto invece la macchina è pressoché perfetta, capace di superare un percorso che potenzialmente nasconde insidie dietro ogni angolo. L’esordio con l’Australia, quindi, i sempre delicati match contro Polonia e Repubblica Ceca, superata per due lunghezze sul 37-35 per prendersi un posto in semifinale. Il rendez vous contro la squadra formato famiglia Limardo è un dolce deja vu di quanto accaduto a Milano e antipasto alla sfida contro i campioni Olimpici del Giappone, in rampa di rilancio dopo aver rischiato di veder partire sotto il proprio naso il treno per la Francia.

Il match fra le due detentrici dei massimi titoli schermistici è bello ed equilibrato, con i nipponici che partono meglio e arrivano anche a poter gestire un margine di +6. Poco se dall’altra parte il solito lavoro di tessitura operato dagli Azzurri non portasse la contesa di nuovo in parità a pochi secondi dal gong. Sul 26-26 il break decisivo operato da Kano a costringere Di Veroli agli ultimi disperati assalti e il punteggio che si dilata fino al 32-27 su cui cala il sipario. Vince il Giappone, l’Italia vola a Parigi e alla fine tutti felici e contenti.

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Foto Devin Manky/Bizzi Team