Spada femminile: a Vancouver risorge l’Estonia, Italia quinta e qualificazione a Parigi rimandata

Spada femminile: a Vancouver risorge l'Estonia, Italia quinta e qualificazione a Parigi rimandata

Le Olimpioniche di Tokyo 2020 vincono la gara a squadre di spada femminile a Vancouver e tornano clamorosamente in corsa per Parigi. Quinta piazza per l’Italia, fermata ancora dall’Ucraina.

 

Dall’essere a un passo dalla matematica esclusione, al rilanciare le proprie quotazioni per una seppur ancora difficile (e a questo punto miracolosa) qualificazione ai Giochi di Parigi 2024. Questa è l’incredibile ottovolante su cui è salita l’Estonia Olimpionica in carica, che a Vancouver rinasce dalle proprie ceneri e si prende una vittoria di importanza capitale per alimentare nuovamente le speranze di poter difendere al Grand Palais lo storico oro conquistato a Tokyo due anni fa. E chissà che Katrina Lehis non possa essersi pentita amaramente della propria scelta di rinunciare a un posto in squadra (per cui aveva maturato i requisiti dopo il podio di Legnano) e inseguire in proprio il biglietto di Parigi, a maggior ragione dopo l’eliminazione al primo turno della prova individuale.

Il compito che attende Beljaeva e compagne è tutt’altro che semplice, complice anche il terzo posto dell’Ucraina che ancora una volta si è messa sulla strada delle Azzurre. Un copione (e un risultato finale) che è fotocopia di quanto accaduto lo scorso novembre a Legnano, anche se questa volta l’Italia (Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio a comporre il quartetto) non ricasca nell’errore fatto al Carroccio: le ucraine non riescono a scappare e anzi, quando inizia le nona e decisiva frazione sono proprio le vicecampionesse del Mondo in carica ad avere in mano il pallino del gioco. Fiamingo si presenta in pedana con +4 su Vlada Kharkova ma la campi0nessa Europea del 2022, dopo aver rimesso in pari il punteggio, opera il sorpasso decisivo e scappa via, lasciando le Azzurre a lottare per i piazzamenti che vanno dal quinto all’ottavo posto.

E come un mese fa, la reazione immediata dell’Italia non si è fatta attendere. Vittoria sulla Francia e quindi bis contro l’Ungheria per una quinta posizione che ancora una volta non crea eccessi grattacapi alla formazione Azzurra ma che, gioco forza, rimanda almeno di una gara ancora la qualificazione matematica ai Giochi di Parigi. A Barcellona altra gara, in mezzo tutto il tempo necessario per operare qualche correttivo (magari provando soluzioni alternative in chiusura a Rossella Fiamingo dopo che la siciliana è andata in difficoltà al momento di gestire il prezioso gruzzolo di quattro stoccate lasciato in eredità dalle compagne contro l’Ucraina, deja vu di quanto accaduto contro la Polonia a Milano) e chiudere quanto prima la pratica una volta per tutte.

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Foto Devin Manky/Bizzi Team