Prova di forza dell’Italia al Cairo, i fiorettisti Azzurri vincono la gara a squadre

Fioretto maschile: l'Italia vince la prova a squadre al Cairo

Battuto il Giappone campione del Mondo in un assalto senza storia, l’Italia si impone nella prova a squadre di fioretto maschile sulle pedane del Cairo. Podio anche per Hong Kong.

In un fioretto che sempre di più si apre alle nuove scuole, la certezza granitica è che l’Italia c’è ed è pronta a ricordare chi comanda in città. Non inganni il già di per sé netto 45-30 finale con cui Tommaso Marini – deputato alla chiusura – mette la firma in calce alla vittoria della formazione Azzurra schierata nella solita formula vincente con Alessio Foconi, Filippo Macchi e Daniele Garozzo nella finalissima contro il Giappone. Che il match sia destinato a incanalarsi verso i ragazzi italiani, infatti, appare lampante fin dalle primissime battute: al tramonto del primo giro di assalti il vantaggio degli Azzurri segna già un rassicurante 7; tre frazioni più tardi il tassametro segna già un +17 figlio del lavoro corale della premiata ditta Garozzo – Macchi – Marini (in rigoroso ordine alfabetico) e che è messaggio per la direzione di gara sull’ordine in cui disporre le bandiere durante la cerimonia di premiazione.

E se nell’ottava manche il bravo Yudai Nagano prova a ribellarsi al destino segnato perlomeno riducendo uno svantaggio che nel frattempo era ulteriormente lievitato fino al 21, a chiudere definitivamente ogni discorso ci pensa Tommaso Marini, che torna così a casa dalla trasferta in Egitto con la doppietta fra gara individuale e gara a squadre. E con lui gioisce il quartetto di ct Cerioni, rimasto fuori dal podio l’ultima gara a Parigi e oggi salito in pedana con l’intenzione chiara inequivocabile di riprendere quel filo diretto con il podio inaugurato dalla vittoria di Istanbul e proseguito con il secondo posto a Tokoname.

Missione perfettamente riuscita, al termine di una cavalcata in cui l’Italia ha lasciato poco o nulla agli avversari. Dall’agevole ingresso in gara contro l’Austria ai successi di autorità contro Polonia e Stati Uniti fra quarti e semifinale, chiusi rispettivamente sul 45-32 e sul 45-31 con tanto di strappo deciso a inizio seconda tornata che tagliato le gambe a Massialas e compagni. Dimostrazioni di forza di un gruppo che può vantare nella sue fila un Campione Olimpico, due Campioni del Mondo e un campione Europeo, capace tanto di imporre il proprio gioco livello dominio assoluto quanto di mettere in pedana quello spietato “killer instinct” che spegne sul nascere i tentativi avversari di scappare via. A Parigi il prossimo agosto ci sarà da lottare, ma nel percorso che porta alla sfida delle sfide sotto le vetrate iconiche del Grand Palais è sempre buona cosa ricordare che coi fiorettisti Azzurri c’è davvero poco da scherzare.

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Foto Augusto Bizzi