Testa, cuore e medaglia d’argento! Alla festa della spada italiana a Riyadh si iscrivono anche le ragazze

Spada femminile Under 20: Italia argento mondiale a squadre

Le Azzurre fermate solo dagli Stati Uniti dopo una clamorosa rimonta con il Canada in semifinale. Ottava medaglia per l’Italia ai Mondiali di Riyadh. Bronzo per la Francia.

 

Gli anglofoni lo chiamano turning point. Quell’episodio che, durante una gara, interviene a spezzare un’inerzia che sembrava ben incanalata e che invece viene completamente fatta saltare in aria. Semifinale contro il Canada: l’Italia della spada femminile, approdata a quel punto della gara dopo un’ottimo percorso che le ha viste battere nell’ordine Brasile, Egitto ed Ungheria, si trova sotto per 17-6 dopo 6 delle 9 manche di un match tattico anziché no. Sembra tutto finito, ma è in quel momento che l’incredibile rimonta dell’Italia comincia a prendere corpo: Eleonora Orso, sin lì in panchina, entra al posto di Allegra Cristofoletto e riaccende le speranze con un 14-8 a Marie Frederique Millette che riporta l’Italia sul -5. Il successivo allungo di Ruien Xiao su Anita Corradino sembra spegnere nuovamente la luce ma a firmare il miracolo ci pensa Vittoria Siletti. Una frazione da sogno quella della biellese, da incubo per la povera Julia Yin quattordicenne di bellissime speranze e fresca di argento individuale, che paga dazio con un pesante 22-12 e spalanca le porte della finalissima alle Azzurre.

Non può che partire da qui, dalla pazzesca rimonta nelle ultime tre manches della semifinale il racconto della gara odierna sulle pedane di Riyadh. Un manifesto di quel “non si molla niente” (spesso declinato in termini più coloriti) spesso alla base delle più incredibili storie di sport raccontate dalla scherma e non solo. È mancato solo il lieto fine al quartetto delle spadiste, quell’oro che avrebbe dato ulteriore sapore alla già ricca torta servita in tavola dagli spadisti laureatisi campioni del Mondo giusto qualche minuto prima che iniziasse la sfida con gli Stati Uniti. Arriva un argento egualmente prestigioso e, vista la piega che aveva preso a un certo punto lo scorbutico match contro il Canada, nei fatti inaspettato.

E alla fine resta anche spazio per un po’ di rammarico dopo un match tirato alla pari per due terzi e sfuggito via proprio in quelle ultime tre frazioni che avevano permesso all’Italia di ribaltare l’esito della semifinale. Michaela Joyce prima e Leehi Machulsky sono i fattori decisivi che scardinano in maniera definitiva l’equilibrio che sino a quel momento aveva contraddistinto il match. Dal 15-15 di fine sesta frazione, il gap è rapidamente dilatato fino a un +7 che Vittoria Siletti non è riuscita questa volta a capovolgere malgrado il tentativo da parte della stessa piemontese di tenere aperto fino alla fine il conto. Finisce 42-27, punteggio fin troppo severo e influenzato dai disperati assalti finali della tiratrice italiana. Quello che però più conta è che alla grande festa della spada italiana Under 20 a Riyadh abbia dato il suo contributo anche la squadra delle ragazze. E lo ha fatto con un argento dal peso specifico enorme.

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Foto Eva Pavia/Bizzi Team

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