60 anni di GPG, la grande scherma inizia da piccoli

Si scaldano i motori per la manifestazione clou della scherma giovanile italiana: il Campionato Italiano Under 14, per gli amici GPG, nel 2024 spegne 60 candeline e festeggia sulle pedane di Riccione.

 

Il conto alla rovescia è già iniziato per quello che è diventato nel tempo l’appuntamento più atteso della stagione di scherma in Italia. Il Gran Premio Giovanissimi, che per tutti è semplicemente GPG, animerà la città di Riccione dal 1° all’8 maggio 2024. E quella del 2024 sarà un’edizione ancora più importante perché celebra i primi 60 anni della manifestazione dedicata ai più giovani talenti della scherma italiana.

Quello che in molti sport è “semplicemente” un Campionato Italiano Under 14, nella scherma si colora di mille sfumature ed emozioni difficili da comprendere se il GPG non lo hai vissuto almeno una volta in prima persona, che fossi atleta, Maestro, arbitro o accompagnatore. Tutti gli schermidori d’Italia, di età compresa tra i 10 e i 14 anni, riuniti in un unico palazzetto per 8 giorni di scherma, sport, amicizia ed esperienze di vita che resteranno indelebili nella memoria dei piccoli protagonisti.

“Il GPG di Riccione è meraviglia” scrivevo nel 2020, quando la Federazione Italiana Scherma ci chiese di esprimere a parole cosa rappresentasse il Gran Premio Giovanissimi e lo penso tuttora. Una meraviglia che mette al centro le sue giovani leve, valorizzate da una manifestazione “da grandi”: è scherma di alto livello quella che si vede sulle pedane di Riccione, trattata con gli onori che merita. Uno sguardo al futuro, con il cannocchiale puntato sui prossimi talenti della scherma azzurra ma che quest’anno stringerà la mano anche al passato, in occasione del 60° anniversario.

Nato nel 1964, il GPG è stato fortemente voluto da Renzo Nostini: Presidente della Federazione Italiana Scherma dal 1961 al 1993, è stato l’ideatore della competizione che dal 2006 a questa parte gli è non a caso intitolata.
Prima di trovare la sua casa d’elezione a Riccione, la manifestazione ha attraversato un po’ tutta l’Italia: le prime due edizioni sono state dislocate, con le specialità separate. Nel 1964 il Fioretto si è tirato tra Roma, Messina, Bari, Napoli e Genova, la Sciabola a Palermo e la Spada a Milano. L’anno seguente, mentre la Spada ha mantenuto la sua location, la Sciabola si è spostata a Padova e il Fioretto a Roma e Napoli. Dal 1966 al 1998 il Gran Premio Giovanissimi trova casa a Roma (con l’edizione del 1991 disputata anche a Livorno) e, dopo un intermezzo pesarese nel 1999, dal 2000 al 2011 si sposta a Rimini. A partire dal 2012 è il PlayHall di Riccione ad accogliere la folla di giovanissimi atleti pronti a scendere in pedana per la loro personale Olimpiade.

Che poi l’abbiano vinta o persa, quella mini Olimpiade, che siano diventati campioni o che abbiano preso altre strade, tutti coloro che vi hanno preso parte portano ancora nel cuore le emozioni del GPG. E di giovani sogni, sulle pedane del Gran Premio Giovanissimi, ne sono passati tantissimi, basta scorrere l’albo d’oro per rendersene conto. C’è chi poi, da grande, è diventato Presidente della Federazione Italiana Scherma. Come Paolo Azzi, che il GPG lo ha vinto due volte, la seconda delle quali nella doppia arma: nel 1972 è stato campione nel Fioretto Giovanissimi e nel 1974 ha raddoppiato laureandosi campione nel Fioretto Allievi e nella Spada Allievi.

C’è chi ha scelto di continuare a vivere le emozioni del GPG da bordo pedana, diventando Maestro e chi ha amplificato le emozioni da competizione, diventando Commissario Tecnico: è il caso di Andrea Cipressa (vincitore nel 1974 nel Fioretto Maschietti, nel 1976 nel Fioretto Giovanissimi e nel 1978 nel Fioretto Allievi), di Angelo Mazzoni (Spada Allievi nel 1976), di Sandro Cuomo (Spada Allievi nel 1977) o di Giovanna Trillini (1980 Fioretto Bambine).

C’è chi ha continuato con successo la carriera agonistica, conquistando successi sempre più importanti (Diana Bianchedi o Valentina Vezzali, che il GPG lo hanno vinto tre volte ciascuna, ma la lista degli Olimpionici che hanno salito il primo gradino al Gran Premio Giovanissimi è davvero lunga), c’è chi ha sfiorato l’en plein come Andrea Cassarà, vincitore nel 1993 nel Fioretto Pulcini, nel 1994 nel Fioretto Prime Lame, nel 1995 nel Fioretto Maschietti nel 1996 nel Fioretto Giovanissimi e poi ancora nel 1998 e nel 1999 nel Fioretto Allievi e c’è chi quell’en plein lo ha centrato come Simone Mencarelli, campione nella Spada dal 2014 al 2017, nei Maschietti, nei Giovanissimi, nei Ragazzi e negli Allievi.

Racconti che si incrociano, proprio come le lame sulle pedane, ed emozioni che si intrecciano da 60 anni a questa parte per colorare di sensazioni inedite il panorama della scherma. E una storia ancora tutta da scrivere, per tutti gli anni a venire.

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Foto Augusto Bizzi