Hong Kong fa valere il fattore campo, Italia seconda nella prova a squadre di fioretto maschile

Fioretto maschile: Italia seconda a squadre di Hong Kong

Italia seconda a Hong Kong dopo un tiratissimo match contro i padroni di casa risoltosi solo nel finale. Terzo posto per la Corea del Sud.

 

Un secondo posto sofferto al termine di una giornata in ufficio che per i ragazzi di Stefano Cerioni è stata tutt’altro che una passeggiata di salute. Riparte dal piazzamento d’onore nella tappa di Hong Kong il cammino dell’Italia del fioretto maschile (Guillaume Bianchi, Alessio Foconi, Filippo Macchi, Tommaso Marini) verso i Giochi di Parigi 2024, con un risultato che è prezioso in ottica ranking ma che soprattutto è dimostrazione che il gruppo è riuscito ad assorbire lo choc del ritiro forzato di capitan Daniele Garozzo, lottando e stringendo i denti per portare a casa un macinato comunque di gran valore. Il bottino grosso, invece, se lo prendono i padroni di casa di Hong Kong, trascinati da un grande Cheung Ka Long, uomo decisivo dapprima ne ribaltare l’inerzia del match al tramonto della seconda tornata di assalti con un parzialone di 11-5 contro Filippo Macchi quindi a rintuzzare in chiusura il tentativo di Tommaso Marini di operare in extremis il controsorpasso.

Tanti spunti positivi, dunque, per Stefano Cerioni al termine di una gara che come detto è stata tutt’altro che semplice e che già aveva rischiato di prendere immediatamente un’altra piega se Tommaso Marini non avesse trovato il guizzo vincente per piegare all’ultima stoccata la coriacea Ucraina prima avversaria di giornata. Non meno difficile è stato il successivo impegno contro l’Egitto, partito in salita con pendenze da gpm hors categorie e rimesso in piedi grazie da un Guillaume Bianchi che, dopo la vittoria di ieri, si dimostra in stato di grazia assoluta. Il 10-5 su Mohamed Hamza ha ridotto il gap in quel momento arrivato a +9 per gli avversari, il 10-3 su Tolba appena due frazioni dopo è valso il sorpasso e il cambio di inerzia dell’incontro, da quel momento finito saldamente nelle mani italiane fino al 45-42 su cui è calato il sipario. Il successivo 45-37 contro la Cina (poi battuta anche dalla Corea del Sud nella finalina di quello che è diventato una sorta di campionato asiatico), è valso poi l’accesso alla finalissima.

Fa l’Italia e il bis del piatto ricco appena servito dalla squadra femminile, i padroni di casa di Hong Kong, già indigesti agli Azzurri lo scorso luglio a Milano ma poi battuti nelle occasioni successive. L’Italia, per evitare brutte sorprese prova subito a premere sull’acceleratore e vola anche sul +8. Ma la rimonta di Hong Kong avviata dall’Olimpionico di Tokyo 2020 e poi perfezionata da Choi Chun Yin (in entrambi casi sempre su Macchi) vanifica il tentativo di rimonta di Marini. Fanno festa i padroni di casa, trova modo di sorridere comunque l’Italia che può proseguire con morale alto la propria marcia di avvicinamento alle prossime Olimpiadi.

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Foto Augusto Bizzi