Elisa Di Francisca saluta ufficialmente la scherma, lascia una campionessa con poche eguali

Scherma - Elisa Di Francisca ufficializza la fine della sua carriera sportiva

La fuoriclasse jesina ha dato ufficialmente l’addio alla scherma con una festa nella sua città. In carriera ha vinto tutto.

 

Da due anni Elisa Di Francisca non gareggiava più, ma l’addio ufficiale alle pedane l’ha dato soltanto ieri sera. A modo suo, con una grande festa a Jesi assieme ad amici, familiari e qualche collega della scherma. Ma senza Giovanna Trillini e Valentina Vezzali. La campionessa jesina saluta definitivamente, almeno sotto l’aspetto agonistico, quel mondo che le ha dato tanto e a cui ha dato tanto. Personaggio dentro e fuori dalla pedana, schietta, sincera, esuberante al punto da raccontarsi senza filtri in un libro che non ha mancato di far discutere e che ha lasciato strascichi.

In pedana Elisa ha vinto tutto quello che si poteva vincere. Olimpiadi, Mondiali, Europei: non c’è manifestazione in cui la jesina non abbia lasciato il segno, sia mettendosi in proprio sia come colonna portante delle tante declinazioni del Dream Team che si sono alternate sul gradino più alto del podio nei vari anni. Con il trionfo epocale di Londra 2012 è entrata nella cerchia di quelle poche elette che possono vantare una medaglia d’oro individuale in tutte le maggiori manifestazioni internazionali, a Rio è andata a un passo dalla doppietta. Le sue sfide con le altre azzurre del Dream Team e il dualismo con la russa Inna Deriglazova, con cui ha dato sempre vita ad assalti tiratissimi e con cui condivide l’assoluta eleganza del gesto in pedana, hanno infiammato le ultime stagioni della scherma internazionale.

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E chissà cosa avrebbero potuto raccontare le pedane di Tokyo se in mezzo non ci fosse messo il Covid, il rinvio di un anno dei Giochi di Tokyo e, in mezzo, la scelta di allargare la famiglia culminata nella nascita di Brando, il secondogenito. Priorità che inevitabilmente cambiano, così come è cambiato lo scenario nella scherma azzurra, dove nuove giovani leve si stanno facendo spazio affiancando le veterane Arianna Errigo e Alice Volpi, l’erede da Elisa stessa designata. Così simili eppure così diverse, accomunate però dal grande talento fioretto in mano. Niente rincorsa a Parigi 2024 per Elisa Di Francisca, anche se le suggestioni dettate anche dal ritorno di Stefano Cerioni in cabina di regia per qualche tempo c’erano state.

Nel futuro della DiFra c’è la famiglia, ma c’è spazio anche per la scherma e il suo insegnamento. Magari ai più piccoli, quelli che ancora con gli occhi sgranati la osservano sognando un giorno di ricalcarne le orme. A luglio sarà a Chianciano Terme per seguire un corso per Tecnici, primo step del cammino, sognando un giorno di poter essere, come confidato in una delle tante interviste concesse in questi giorni, la prima ct donna della scherma azzurra.

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Foto Augusto Bizzi