Malgrado ancora su di essa ci siano ancora tanti punti interrogativi, la notizia della possibile ripartenza della scherma a novembre è quanto di più bello si potesse leggere. Per gli atleti ma anche per chi questo sport lo racconta.
Incrociando le dita, si dovrebbe ripartire il prossimo primo novembre. Certo il condizionale è d’obbligo, andrebbe anche messo in maiuscolo e in grassetto. Il virus è un nemico subdolo, che non fa programmi e non manifesta le sue intenzioni. Pian piano si è intrufolato nelle nostre vite, sconvolgendole e mettendoci faccia a faccia con lutti, sofferenze e incertezze sul futuro. E su quel che sarà da qui a settembre, quando il Comitato Esecutivo della Federazione Internazionale della scherma sarà chiamato a pronunciarsi ufficialmente sulla ripartenza o meno della stagione internazionale, ancora non vi è certezza.
Ma quella data è una piccola luce in fondo al tunnel, un barlume di speranza a mostrarci nemmeno troppo in lontananza la possibilità di un ritorno alla normalità. Scalpitano gli atleti per tornare in pedana, scalpitiamo noi che l’azione la raccontiamo. Abbiamo voglia di affinare le nostre penne – mi sia concesso il romanticismo in questo periodo in cui la penna è stata sostituita dalla tastiera – per raccontare ancora vittorie, storie, emozioni. Perché di questo noi viviamo, di emozioni. L’adrenalina dell’assalto, la tensione prima di una gara, le lacrime di gioia e di disperazione, la gioia per una vittoria e la delusione per una sconfitta.
Un anno fa, di questi tempi, ci stavamo preparando per partire in direzione Budapest, per raccontarvi direttamente dalla Syma Hall tutto il Mondiale pre-Olimpico e se Covid-19 non si fosse messo in mezzo, saremmo qui ad affrontare l’avvicinamento alle sfide a Cinque Cerchi. Tutto rimandato di un anno, pur con tutti i punti di domanda del caso. Così come tanti sono i punti di domanda che aleggiano sulla ripresa della stagione il prossimo novembre: la pandemia sarà sotto controllo? Si potrà viaggiare in tutta sicurezza garantendo a tutti la possibilità di gareggiare?
Sarà solo il tempo a dirlo, ma in questi tempi bui, anche solo vedere un barlume di luce è tanta roba. E solo per questo, la notizia della possibile ripresa della stagione internazionale a novembre è quanto di più bello si potesse leggere.
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Foto Manky/Bizzi