Indovina chi… – Elisa Vardaro: “Quando provai la scherma fu amore a prima vista”

Elisa Vardaro

Nuovo giro di giostra per la rubrica Indovina chi…, che ci porta indietro nel tempo per scoprire i primi passi sulla pedana dei campioni di oggi. A raccontarsi, questa settimana, è Elisa Vardaro.

 

È Elisa Vardaro a condividere con noi i suoi ricordi nella nuova puntata di Indovina chi…
La fiorettista ternana, in forze all’Aeronautica Militare, ci racconta come ha conosciuto la scherma e come ha capito che sarebbe diventata il suo sport per la vita.

Cosa puoi raccontarci di questa foto? Quando è stata scattata e che ricordi hai al riguardo?

Questa è una foto che ho estrapolato da un servizio andato in onda al TGR, avevo 8/9 anni, ricordo che mi intervistarono insieme ad altri bambini ed alla domanda “perché hai scelto la scherma?”, io risposi “perché mi piace tanto” con questo sorriso un po’ intimidito dalla telecamera ma pieno di entusiasmo per questo sport.

Com’è nata la tua passione per la scherma?

Direi per caso. Non ho nessun parente ad avermela fatta conoscere. A 2 anni e mezzo iniziai pattinaggio artistico, smisi a 6 anni dicendo ai miei genitori “adesso scelgo io quale sport fare!”.  Ne girai tantissimi ma quando provai la scherma fu amore a prima vista e mi fermai senza più avere dubbi!

Qual è il primo ricordo che hai in pedana?

Per assurdo ho un ricordo “negativo” che oggi però mi fa sorridere. Dopo aver vinto per diversi anni di seguito le gare regionali ed interregionali, finalmente posso disputare il campionato Italiano GPG. Tutti avevano aspettative altissime su di me e la pressione giocò un brutto scherzo: dopo aver fatto tutte vittorie al girone, persi subito alla prima diretta e me ne andai a casa disperata. Già da lì capii la crudeltà di questo fantastico sport.

E la gara più emozionante di quando eri bambina? Quella indimenticabile?

Non ero più bambina ma la gara più emozionante è stata sicuramente quella che vinsi nella mia città natale, a Foligno, davanti a tutti i miei cari e amici più stretti: il campionato italiano U23.

Che obiettivi ti ponevi quando hai iniziato? Immaginavi di arrivare dove sei ora?

Sono sempre stata molto competitiva ma da bambina non mi fissavo un obiettivo. Certo, volevo sempre vincere ma oggi posso dire che in realtà volevo solo divertirmi e divertendomi spesso arrivava la vittoria. Pian piano le vittorie mi facevano sognare ed i sogni diventavano sempre di più realtà. Se immaginavo di arrivare dove sono ora? Forse sì. Sono una testarda sognatrice cronica.

Chi era il tuo spadaccino preferito (reale o di fantasia) da bambina?

Beh, di fantasia assolutamente Zorro ! Credo di aver visto il film milioni di volte e sognavo di fare la Z sulla schiena di qualcuno che mi stava antipatico! (Non l’ho ancora mai fatto ma chissà…)

C’è mai stato un momento nella tua crescita in cui ti sei allontanata dalla scherma? Se sì, cosa ti ha spinto a tornare?

Non ho mai pensato di smettere, ci sono stati tanti momenti di crisi che però invece di allontanarmi mi hanno dato lo stimolo per uscirne fortificata e con più cattiveria agonistica.

Se potessi dare un consiglio alla Elisa bambina quale sarebbe?

Continua a tirare come se fosse il gioco più bello e divertente del mondo, fallo solo per te, ascolta tutti, impara, perdi per crescere, vinci per gioire, vivi al massimo tutti i viaggi e le esperienze che grazie a questo sport avrai l’opportunità di fare. Stai andando bene!

E cosa direbbe la te stessa bambina alla te di oggi?

Mamma mia, quante pippe mentali ti fai! Ma lo vedi che atleta sei diventata e quante cose belle hai vissuto? Armati sempre del tuo sorriso migliore e sii orgogliosa di te. Il meglio deve ancora venire.

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