“Like” ai post pro-guerra, niente Europei per la sciabolatrice russa Valeria Kobzeva

Scherma - Valeria Kobzeva esclusa dagli Europei di Plovdiv

La sciaboaltrice, che avrebbe dovuto essere in gara come neutrale agli Europei di Plovdiv, salterà la rassegna dopo aver espresso tramite social il proprio supporto alla guerra in Ucraina. Restano in cinque gli atleti russi in pedana.

 

Fatale fu il like. Valeria Kobzeva, ventiduenne sciabolatrice russa, non sarà in gara ai prossimi Europei individuali di scherma (che scattano domani a Plovdiv) dopo che ha violato una delle condizioni di eleggibilità poste dal CIO per il ritorno in pedana di atleti russi e bielorussi. Kobzeva infatti avrebbe manifestato il proprio supporto all’invasione che la Russia sta conducendo in Ucraina dal febbraio 2022, mettendo ripetutamente “mi piace” ai post del Team Cska – legato a filo doppio all’Esercito, di cui è società sportiva – proprio riferiti alla guerra. Il portale “Base of Ukrainian Sports” ha pubblicato anche un lungo video come evidenza delle interazioni che la sciabolatrice ha avuto con i post incriminati.

Il suo nome, uno dei sei presenti nelle entry list consegnate alla FIE per la prima tranche di Europei, è stato immediatamente depennato. Restano in competizione le altre due sciabolatrici selezionate, ovvero Alena Lisina e Anna Smirnova. Quanto a Valeria Kobzeva, il rischio è che questa vicenda le costi anche la possibilità di poter disputare il Mondiale di Milano il prossimo mese di luglio. Una vicenda scomoda, questa, arrivata a palesarsi proprio alla stretta vigilia del via a gare di cruciale importanza in chiave qualifica Olimpica ma anche per i piazzamenti nei ranking internazionali in vista proprio dell’appuntamento iridato. Senza contare il paradosso che proprio per permettere agli atleti russi di gareggiar era stato stravolto il programma di gare dei Campionati Europei, cosa tutt’altro che apprezzata dagli altri protagonisti che hanno dovuto a loro volta rivedere tutta la tabella di marcia per l’ottimale preparazione. Il tutto a fronte dell’iscrizione di un numero esiguo di atleti rispetto a quelli eleggibili malgrado la “potatura” di tutti i big e ora con l’aggravante che una delle selezionate si è resa responsabile di violazione dei criteri di eleggibilità.

Un atto, quello di Kobzeva ovviamente stigmatizzato dal Ministero dello Sport e della Gioventù ucraino: “Le azioni di Kobzeva hanno ravvivato la discussione sul ruolo degli atleti in quanto figure pubbliche” si legge in una nota emesse dallo stesso dicastero “e l’impatto che le loro dichiarazioni possono avere sulle relazioni internazionali. Le loro reazioni a contenuti che sostengono l’attacco all’Ucraina hanno generato criticità da ogni parte”.

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Foto Russian Fencing Federation