La felicità è…una medaglia d’oro nella prova a squadre! Le azzurre del fioretto sono ancora regine d’Europa

Scherma -Il punto sulle qualificazioni a squadre verso Parigi 2024 dopo gli Zonali

Battuta in finale per 45-40 la Francia. Ennesimo trionfo per l’Italia nella rassegna continentale. Bronzo per la Germania che supera l’Ungheria nella finalina.

 

Felicità. Non brilla di certo per originalità il dj della Tauron Arena nella scelta del pezzo che celebra il trionfo delle fiorettiste azzurre nella prova a squadre Continentale, ma alla fine poco male perché collima perfettamente con il mood delle ragazze italiane alla fine di una lunga ma redditizia giornata in ufficio. Pardon, in pedana. Martina al quadrato (Batini e Favaretto come ordine alfabetico e di classifica a Plovdiv impongono), poi Francesca (Palumbo) e Alice (Volpi). I nomi – e i cognomi – a comporre una pattuglia di formidabili tiratrici capaci nel giro strettissimo di una dozzina di giorni dapprima di occupare con maggioranza bulgara (e mai come in questo caso la definizione calza a pennello visto il luogo del misfatto) il podio della gara individuale, quindi di unire i propri super poteri per scalare fino al gradino più alto quello della prova a squadre di Cracovia. La perfezione, olio su tela.

Con buona pace della Francia a cui resta l’illusoria partenza a razzo firmata Thibus su Martina Favaretto, subito vanificata dalla strapazzata servita a Morgane Patru da una scatenata Alice Volpi e la bravura di tenere comunque aperta fino in fondo la contesa proprio grazie alla propria stella più luminosa. Fino al 45-40 firmato dalla senese che manda in orbita le azzurre. E forse alle francesi è anche andata bene così, dopo aver sofferto le pene dell’inferno per avere ragione della coriacea Austria allenata dal Lorenzo Nini ai quarti di finale, capace come lo scorso gennaio a Parigi di fare passare un’ora di lavoro extra alle bleus prima di dover alzare bandiera bianca sul 45-42. Quanto all’Italia di Cerioni, il film andato in onda sulle pedane della gigantesca quanto purtroppo disabitata (lato pubblico, forse scoraggiato anche dalla prematura uscita di scena delle beniamine di casa) Tauron Arena è la solita sceneggiatura corale. E se Alice Volpi si ritaglia il ruolo di miglior attrice protagonista, attorno a lei ruotano magistralmente le altre componenti del team. A partire dalla solita, solida Martina Favaretto – suo il 5-0 alla Kondricz che spegne l’entusiasmo delle ungheresi, risalite fino al -4 in una semifinale rivelatasi più combattuta del previsto e che qualche pensiero stupendo sul potersi rimettere completamente in scia lo avevano probabilmente fatto – mentre vanno a corrente più alternata tanto Francesca Palumbo quanto Martina Batini che comunque la loro quota al macinato ce lo mettono. Per un risultato che vale letteralmente oro. Come la medaglia che pende al collo delle ragazze, certo, ma soprattutto oro come il bottino pieno di punti in ottica qualificazione Olimpica a Parigi 2024. Due secondi posti fra Plovdiv e Tbilisi, quindi il successo di oggi che vale molto più di una prenotazione del biglietto per la ville Lumiere con la possibilità più che concreta, qualora il copione odierno si ripetesse anche nella gara iridata, di mettere il timbro definitivo già all’ombra del Duomo. Dove sulla strada di questa ennesima reincarnazione del Dream Team proveranno a mettersi anche Stati Uniti e Giappone.

A proposito di qualificazione Olimpica. A fare il colpaccio oggi è stata anche la Germania, brava ad artigliare una preziosissima medaglia di bronzo e annessi 40 punti buoni per rimettersi in scia della Polonia. Le padrone di casa di oggi distano soltanto due punti e la lotta per lo slot nel Vecchio Continente è più viva  e accesa che mai, mentre davanti la top 4 sembra ormai discorso riservato alle solite note. Sintonizzatevi davanti alle vostre televisioni il prossimo 29 luglio. Se ne vedranno delle belle a ogni livello.

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Foto Augusto Bizzi

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