La giapponese si conferma campionessa del Mondo dopo aver battuto in finale la greca Georgiadou. Podio per Ilieva e Gkountoura. Martina Criscio, migliore delle azzurre, si ferma ai quarti di finale.
Misaki Emura campionessa del Mondo di sciabola femminile. Una scena già vista lo scorso anno al Cairo e ripetutasi a distanza di un anno a Milano. Nella giornata iniziata nel modo peggiore, con il caos post assalto fra Olga Kharlan e Anna Smirnova culminata con il cartellino nero per la fuoriclasse ucraina, a trionfare è per la seconda volta la giapponese. Rivelazione la scorsa stagione, quando sul più bello spense il sogno di Anna Bashta di suggellare nel modo migliore la sua stagione di gloria, conferma in questa.
Solida e difficile da battere per tutte la ventiquattrenne di Oita, anche per una grintosa Martina Criscio. La foggiana è la migliore delle azzurre, ma anche deve fare i conti con la giornata di grazia della nipponica e con una gestione dei cartellini a suo dire non ottimale da parte del direttore di gara, soprattutto nella parte finale con i cartellini rossi che hanno chiuso la contesa e la gara dell’azzurra alle porte del podio. Un peccato perché sino a quel momento l’allieva di Benedetto Buenza era stata autrice di una grande gara, malgrado qualche problema al ginocchio che l’ha costretta in un paio di occasione a ricorrere al trattamento medico. Tempo due giorni e si torna in pedana per la prova a squadre, da vivere e tirare con il fuoco dentro di chi si vuole prendere una rivincita per una gara che avrebbe meritato altra ricompensa. Con lei ci saranno le compagne di tante battaglie: Michela Battiston, oggi rimontata dalla cinese Yang dal 14-11 al 14-15 con cui ha chiuso anzitempo la sua gara, Rossella Gregorio – fermata agli ottavi da Manon Brunet – e Chiara Mormile, che sbatte ancora contro la giapponese Risa Takashima dopo il mini spareggio che l’aveva costretta all’assalto supplementare nella fase preliminare.
Nella giornata di festa di Misaki Emura, c’è spazio sul podio anche per le due greche Despina Georgiadou, già a medaglia lo scorso anno al Cairo ma questa volta scalando un gradino fino all’argento, e Theodora Gkountoura medaglia di bronzo in coabitazione con la bulgara Yoana Ilieva a firmare una storica prima volta per il suo paese. Un terzo posto costruito con grande maestria, cogliendo l’occasione che la sorte le aveva messo di fronte con l’eliminazione dai giochi di Olga Kharlan, sua avversaria nel secondo turno. Guadgnato il bye, il resto ce lo ha messo lei con il capolavoro firmato ai quarti contro Sara Balzer, resa impotente e lasciata fuori dalla foto ricordo di fine gara. L’ha fermata la futura campionessa del Mondo, ma contro Misaki Emura oggi nessuno ha potuto trovare la formula giusta per disinnescarla.
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Foto Alessandro Gennari/Pianeta Scherma