La spada nella roccia, le cinque da visitare in Italia

Spada nella roccia

La spada nella roccia, uno dei miti fondanti della scherma moderna. Di spade nella roccia nel mondo ce ne sono diverse ed alcune si trovano proprio in Italia. 

 

Tra le icone visive immediatamente associate al mondo della scherma c’è sicuramente la spada nella roccia, la mitica arma impugnata da Re Artù. Creata dal folklore bretone e nota con il nome di Excalibur, la spada è stata immaginata fuoriuscire dalle acque lacustri o incastonata in rocce e incudini, come nella rivisitazione Disney dell’immagine che apre questo articolo. Tantissimi schermidori, impugnando la propria arma sportiva, hanno fantasticato almeno una volta di estrarla da un masso ed essere investiti da un mistico fascio di luce. Negli anni, sono state molte le rappresentazioni della famosissima spada nella roccia apparse in tutti gli angoli del mondo e non potevano certo mancare esponenti anche nel nostro Paese.

Se già non vedete l’ora di progettare le prossime vacanze e avete in mente un tour a tema scherma, quindi, potreste tenere presenti i nostri cinque spunti: sono solo alcune delle numerose spade nella roccia che potete scovare nei paesaggi italiani ma meritano tutte una visita.

San Galgano – Toscana

Quella che è probabilmente la spada nella roccia più famosa in Italia si trova in Toscana, nell’Abbazia di San Galgano presso località Chiusdino. Visibile ancora oggi, la spada è saldamente infissa nella roccia ma non è in realtà collegata in alcun modo a Re Artù: secondo la tradizione, fu il cavaliere toscano Galgano Guidotti a conficcarla nella roccia nel 1180 d.C.: il gesto è considerato il primo miracolo da lui compiuto. Dopo aver condotto una vita caratterizzata dalla violenza, infatti, Galgano fu guidato da una visione divina nel luogo dove oggi sorge l’edificio sacro: intenzionato a condurre lì una vita sacra ma non riuscendo a costruire una croce per pregare, Galgano conficcò quindi la propria spada nel terreno e lì rimane ancora oggi. Negli anni c’è stato chi ha provato senza successo ad estrarla, motivo per cui oggi la spada di San Galgano è protetta da una teca in vetro che permette ai visitatori di ammirarla a distanza.

Lago del Barbellino – Lombardia

Decisamente suggestiva è la spada nella roccia delle Orobie, che si trova conficcata in uno sperone di roccia sulle sponde del Lago del Barbellino, in provincia di Bergamo. La leggenda affonda le proprie radici nei tempi antichi e racconta di un amore non ricambiato, di gelosia e cascate originate dal pianto. La spada, secondo la tradizione, si troverebbe sulle rive del Barbellino fin da questi tempi così remoti. La realtà, tuttavia, è più recente e meno poetica: la spada delle Orobie è infatti stata conficcata nella roccia solo nel 2016, a partire dall’idea del guardacaccia Matteo Rodari. L’installazione è stato sviluppata nell’ambito del progetto CAI Sentieri Creativi, ispirandosi proprio alla leggenda della nascita delle cascate del Serio e alla presenza nella zona di miniere di ferro, anticamente utilizzate proprio per forgiare spade.

Monte Terminillo – Lazio

Se ci spostiamo in Lazio, sul monte Terminillo, troveremo un’altra suggestiva spada nella roccia: ancora una volta, nessun legame con Re Artù ma in questo caso il manufatto ha comunque un’origine cavalleresca, perché si lega alla storia dei Cavalieri Templari. Posta in bella vista lungo il Sentiero del Planetario in località Cinque Confini, la spada risalirebbe al 1307 d.C.: secondo la leggenda, infatti, 5 templari in fuga dopo l’emanazione delle leggi contro di loro in Francia e nello Stato Pontificio, separarono le loro strade proprio in quel punto. Il loro capitano, prima di salutare per sempre i propri confratelli e dirigersi ognuno in una direzione diversa per cercare salvezza, avrebbe conficcato la propria spada nel terreno in segno di buon augurio. In ricordo delle origini della spada nella roccia, troviamo oggi una targa commemorativa.

Monte Gifarco – Liguria

Ancora un monte per una spada nella roccia che ancora una volta si collega al mito di San Galgano. Ci troviamo sul monte Gifarco, a Fontanigorda in provincia di Genova. Qui, a quota 1380 m s.l.m., vediamo un’elsa di spada sbucare dalla roccia montana. A quanto pare, San Galgano aveva un’autentica passione per il conficcare spade nella roccia, perché anche questo reperto sarebbe opera sua. Di ritorno dalle crociate, infatti, il cavaliere avrebbe infisso la propria arma nel terreno per simboleggiare la fine dei combattimenti e per trarne una croce per la preghiera. Così ci ricorda anche la targa apposta vicino alla spada, che recita “Attraverso questa croce che il santo cavaliere Galgano fece di sua spada possano l’amore e la pace del Cristo diffondersi sulla Terra”.

Tonezza del Cimone – Veneto

L’ultimo spunto per il nostro tour italiano delle spade nella roccia arriva dal Veneto, dal comune vicentino di Tonezza del Cimone. La spada nella roccia che possiamo ammirare in questa località è l’unica a collegarsi direttamente al mito di Re Artù, a partire dal nome del percorso che la ospita: il Sentiero di Excalibur. Si tratta di un anello di circa 3 km indirizzato alle famiglie e caratterizzato da 10 stazioni. Una di queste, la Valle dei Ciliegi, ospita proprio l’installazione. In questo caso, il legame con la storia è pressoché nullo ma la sensazione di immergersi in un passato fatto di cavalieri e singolar tenzoni è davvero impagabile.

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