Ysaora Thibus rinuncia all’analisi del campione B per accelerare i tempi della difesa

Niente analisi del campione B per Ysaora Thibus

La fiorettista francese prosegue la sua corsa contro il tempo per dimostrare la propria estraneità alla positività all’ostarina riscontrata a inizio febbraio. Obiettivo: salvare Parigi 2024 ed evitare 4 anni di squalifica.

Per Ysaora Thibus quella di saltare i Giochi di Parigi 2024 sognati da una vita non è assolutamente una possibilità. La campionessa del Mondo di fioretto femminile 2022, trovata positiva all’ostarina dopo un controllo anti doping dello scorso gennaio nell’immediato post Challenge International de Paris, prosegue infatti la sua routine di allenamento e nel mentre prepara la sua strategia difensiva per dimostrare una volta per tutte che quella brutta vicenda è stata tutta figlia di una contaminazione involontaria. E dato che il tempo stringe, la campionessa francese ha deciso di fare tutto il possibile per abbreviare ulteriormente i tempi del processo.

Come riportato nell’edizione del 20 febbraio dell’Equipe, Thibus ha infatti deciso di concerto con i suoi legali di rinunciare all’analisi del campione B proprio in ottica di guadagnare giorni preziosi: «A 156 giorni dai giochi» ha dichiarato la stessa fiorettista «è imperativo che io possa presentare la mia difesa tramite una procedura accelerata volta a togliere la sospensione e far sì che io possa prendervi parte. Ed è per questo che ho deciso, assieme alla mia squadra e per accelerare al massimo i tempi, di rinunciare all’analisi del campione B». La tesi a cui si aggrappa l’iconica tiratrice originaria di Guadalupa è sempre quella dell’assunzione involontaria dell’ostarina tramite contaminazione. Evenienza tutt’altro che rara quando si parla di questo tipologia di sostanze (un modulatore selettivo del recettore degli androgeni, di fatto assimilabile a prodotti anabolizzanti, nella lista nera dei prodotti dopanti dal 2008), che possono entrare facilmente in circolo tramite alimento o a seguito di rapporti sessuali.  «Io e il mio team ci stiamo muovendo nella giusta direzione e siamo riusciti a identificare la probabile origine di questa contaminazione malgrado la mia vigilanza e tutte le precauzioni prese».

In ballo non c’è solo la partecipazione ai prossimi Giochi Olimpici ma anche e soprattutto la volontà di scongiurare una pesante squalifica di 4 anni (questo il massimo della sanzione prevista in caso di positività a un controllo antidoping) che con ogni possibilità potrebbe sancire la fine anticipata – e nel peggior modo possibile – della carriera di una delle migliori campionesse espresse negli ultimi decenni dalla scherma francese.

Twitter: agenna85

Pianeta Scherma sui socialInstagram, TelegramFacebook

Foto  Alessandro Gennari