A Sint Niklaas per lo sprint finale, le sciabolatrici Azzurre mettono nel mirino Parigi 2024

Sciabola femminile: Azzurre a caccia di punti decisivi per Parigi 2024 a Sint Niklaas

Domenica la decisiva prova a squadre di sciabola femminile a Sint Niklaas, con l’Italia che punta a mettere in cascina gli ultimi punti per volare a Parigi 2024. Invariata la formazione.

 

Vicinissima, quasi a un passo dopo gli Europei chiusi con una medaglia d’argento e la promessa di prendersi a Milano la rivincita sulla Francia dopo averle tenuto a lungo testa a Cracovia. Poi la strada fattasi in salita proprio a causa di una gara Mondiale da dimenticare e di un altro passo falso sulle pedane di Algeri. Ma a due giorni dai primi “pronti a voi!” della tappa di Sint Niklaas, l’Italia della sciabola femminile può guardare Parigi 2024 e le vetrate del mitico Grand Palais diventare sempre più una realtà. Resta solo un ultimo sforzo, la retta finale in cui tenere dietro la Bulgaria – l’avversaria più immediata, capace di sgambettare le Azzurre a inizio mese sulle pedane di Atene ma che per superarle in classifica deve vincere la gara e sperare che l’Italia non entri nelle prime 8 – e prendersi ufficialmente il pass per i prossimi Giochi Olimpici ed essere fra le magnifiche otto che il prossimo 3 agosto si giocheranno le medaglie a Cinque Cerchi.

All’appuntamento il quartetto Azzurro – riconfermata la formazione con Irene Vecchi assieme a Michela Battiston, Martina Criscio e Chiara Mormile – ci arriva con la ritrovata serenità frutto degli ultimi risultati. Il secondo posto di Lima e il quarto di Atene, pur rappresentando quest’ultimo un piccolo passo indietro rispetto a quanto visto in Perù, oltre ad aver pagato importanti dividendi a livello di punti nella classifica Olimpica, ha permesso al gruppo azzurro di ritrovare serenità per affrontare quest’ultimo appuntamento senza troppe ansie. Certo servirà tenere sempre altra la concentrazione ed evitare pericolosi cali di tensione, ma in tal senso le ultime due prestazioni sono state ampiamente rassicuranti. Sint-Niklaas è tappa che rievoca dolci ricordi: la vittoria nel 2018, il terzo posto nel 2019 (con Arianna Errigo in squadra) e il secondo dello scorso anno al ritorno in calendario della tappa belga dopo Covid. Tanti elementi, dunque, che fanno ben sperare nella miglior conclusione della caccia al pass da parte delle Azzurre.

Se la prova a squadre rappresenta l’appuntamento clou, di non meno interesse è la prova individuale. Se per la qualificazione ai Giochi la partita è di fatto chiusa in tutti gli slot continentali, molto interessante resta la lotta per il successo di tappa. Ad Atene Sara Balzer è tornata nel migliore dei modi possibili dopo lo stop causa infortunio all’anca, ma dietro all’alsaziana in tante bussano alla porta della gloria. Dalla connazionale Manon Brunet a Olga Kharlan (tornata al suo smalto migliore, lanciata anche dal successo di Lima), passando per una Lucia Martin Portugues in gran forma e tante altre potenziali protagoniste. Un contesto in cui ovviamente anche le 12 sciabolatrici Azzurre in gara puntano a dire la loro: ad Atene si è rivista Michela Battiston fra le otto, ma c’è stata anche qualche passaggio a vuoto di troppo fra le altre sciabolatrici. Senza dimenticare, sempre restando in casa Italia, la lotta per salire sul treno che porta a Parigi, in particolare con Rossella Gregorio che vorrà fare di tutto per convincere il ct a trovare per lei un posto in squadra.

Per quello, però, ci sarà tempo da qui alla fine della stagione di Coppa del Mondo (ancora due tappe da disputare oltre a quella Belga). Prima c’è una pratica da chiudere e un biglietto da vidimare. Destinazione, ovviamente, Parigi. Ancora un ultimo sforzo e poi si potrà brindare e cominciare a pregustarsi quelle farfalle nello stomaco che solo una gara come le Olimpiadi riesce a dare.

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Foto Augusto Bizzi