Yakimenko, il terzo Zar della sciabola maschile

Terzo oro russo in tre edizioni di fila. Rivelazione Homer, è suo l’argento. Bronzo per Dolniceanu e Hartung

 

 

La sciabola maschile si conferma territorio russo: la medaglia d’oro di uno strepitoso Alexei Yakimenko, che ha letteralmente dominato le finali della prova individuale di oggi, completa infatti il tris iniziato con Veniamin Reshetnikov a Budapest 2013 e proseguito con Nikolay Kovalev lo scorso anno a Kazan, anche in quest’ultimo caso sulle pedane amiche. La superiorità dimostrata oggi da Yakimenko, classe 1983 e al suo primo titolo mondiale della carriera, come detto si è espressa appieno già con una semifinale rimasta incerta solo sulla carta: la vittoria per 15-6 su Max Hartung, poi bronzo insieme a Tiberiu Dolniceanu (terzo bronzo consecutivo ai Mondiali per l’atleta romeno), è anche più netta di quello che recita il punteggio, frutto di una scherma tanto essenziale quanto rapida ed efficace.

Sprazzi di autentico spettacolo vi sono stati invece nella prima semifinale dove Daryl Homer, una delle più belle novità di questa stagione e soprattutto di questo Mondiale e che porta per la prima volta agli onori di un podio mondiale nella sciabola maschile gli Stati Uniti, ha messo sotto scacco Dolniceanu con una serie di botte spettacolari e di attacchi di grande qualità, ribaltando un finale che sembrava già scritto, dal 10-12 al 15-14 finale, con una stoccata dubbia assegnata dall’arbitro proprio all’americano sul 13-14. Nella finale, tuttavia, nulla ha potuto contro lo strapotere dimostrato oggi da Yakimenko, che dopo essere volato in un amen sull’8-1 ha condotto l’assalto in porto fino al 15-5 finale.

In una giornata complicata fin dalla tarda mattinata per i colori azzurri, i due migliori alfieri tricolori sono stati rispettivamente il più esperto e l’esordiente questi Mondiali, ovvero Aldo Montano e Luca Curatoli: per il livornese, dopo le due vittorie agevoli contro Sun Wei (15-9) e Casares (15-8), il primo ostacolo importante rappresentato da Hartung si è rivelato fatale – 15-11 il finale di un assalto equilibrato solo fino a metà gara, quindi vi è stato l’allungo decisivo del tedesco -, mentre Curatoli, dopo una vittoria di consistenza contro Szabo ai 32 ha pagato lo scotto dell’esperienza al cospetto del campione europeo in carica, Aron Szilagyi, con il 15-10 finale.

Al turno precedente, quello dei 32, si sono fermati invece Enrico Berrè, capace di rendere comunque difficile l’assalto a Szilagyi salvo cedere nelle ultimissime stoccate (15-13), e Diego Occhiuzzi, superato da Reshetnikov per 15-12 dopo aver già faticato forse più del lecito al primo assalto di giornata contro il britannico Crutchett (15-11).

Twitter: MattiaBoretti

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 

 

 
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