Jean-Philippe Patrice: «Felice per aver mostrato la mia scherma»

Le parole post gara del giovane francese Jean Philippe Patrice, oggi ottimo al Luxardo.

 

Giovane eppure senza timore reverenziale. Jean Philippe Patrice ha diciannove anni ed è uno degli avversari principali dei nostri azzurri nella Coppa del Mondo Under 20, dove ha vinto la prova inaugurale di Budapest. Oggi al Luxardo si è fermato a un passo dagli ottavi di finale, mettendo in mostra buoni numeri e buone potenzialità per il futuro.

E’ già la terza gara di Coppa del Mondo assoluta che fai in questa stagione. Raccontaci di queste esperienze.
Sì, quest’anno ho fatto la gara di Budapest, poi Boston e oggi Padova. Le mie precedenti prestazioni non sono state particolarmente brillanti: il livello è davvero altissimo e sono sempre uscito di scena molto presto, ma oggi, finalmente, sono riuscito ad arrivare alla seconda giornata e soprattutto a mostrare la mia scherma. Sono soddisfatto dalla mia prestazione odierna, anche perché fare 32 a una gara come il Luxardo non è cosa da poco, ma soprattutto sono fiducioso per il futuro: il piazzamento ottenuto oggi e il modo nel quale è arrivato, sottolinea come stia lavorando bene. Forse la strada è davvero quella giusta.

E per quanto riguarda la gara di oggi?
Mi sentivo bene. Fin da ieri sono riuscito a esprimermi al meglio, portando in pedana la mia scherma e soprattutto riuscendo a fare le azioni che volevo. Anche durante il mio ultimo assalto con il tedesco Hartung, sono rimasto lucido e ho messo delle belle stoccate. L’unica cosa che ha “macchiato” la mia prestazione sono stati i troppi attacchi andati a vuoto. Hartung è un grande atleta e sciabolatore, e sicuramente ha sfruttato tutti i miei errori per vincere il match. 15-9 è un risultato abbastanza netto, però era comunque un incontro valido per entrare nei primi sedici, e, di certo, non mi aspettavo di avere vita facile

Sei il più giovane del gruppo. Senti la differenza d’età con i tuoi compagni?
Più “anziano” sei e più esperienza hai. Io sono solo al secondo anno giovani e ovunque guardi vedo atleti che hanno calcato le pedane di tutto il mondo. Penso che non sia l’età a fare la differenza, ma l’esperienza che hai accumulato durante le diverse competizioni. Ho ancora tantissima strada da fare ma cerco di dare sempre il massimo per affrontare gli avversari che trovo sul mio cammino.

Come sta andando la stagione tra gli U20?
Ho vinto la prima gara di Coppa dell’anno a Budapest, ed è stato davvero una grandissima prestazione. Sono anche felice del risultato che ho fatto a Dormagen: sono riuscito a centrare la finale a otto, perdendo con l’italiano Dreossi al termine di un assalto spettacolare. Di certo posso ritenermi soddisfatto di come mi sto comportando in pedana durante questa stagione, anche se le gare che contano davvero devono ancora arrivare e si tratta, ovviamente, degli Europei e dei Mondiali. Voglio cercare di arrivarci al massimo della forma, infatti, per prepararli farò anche la gara di Meylan la prossima settimana.

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Fotografia di Alessandro Gennari per Pianeta Scherma

 

 
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