Il diciottenne americano si regala la prima vittoria in Coppa del Mondo dopo aver battuto anche Aron Szilagyi in semifinale. Podio sfiorato Michele Gallo, il migliore degli Azzurri.
La faccia da bambino, la carta d’identità che recita 2005 alla voce anno di nascita, un (recentissimo) passato di vincitore seriale nelle categorie Giovanili – dove peraltro non ha ancora finito il suo lavoro – e un futuro tutto da scrivere ma che viste le premesse sembra essere foriero di grandi soddisfazioni. Colin Heathcock e il suo talento abbiamo imparato a conoscerli già da qualche stagione, raccontando del suo far man bassa di trofei fra Cadetti e Giovani, Europei (quando gareggiava per la Germania prima dello switch di nazionalità). Ma questa volta il ragazzo si è superato, prendendosi sulle pedane di Tunisi la sua prima vittoria fra i grandi. E che vittoria! Perché sul suo percorso verso il successo Heathcok ha dovuto affrontare e battere giganti del calibro di Eli Dershwitz e, soprattutto, sua Maestà Aron Szilagyi, colpito e affondato in semifinale. Prima di dare l’ultima pennellata al suo capolavoro battendo in finale l’ispirato Fares Ferjani
Sulla strada dello statunitense ci è finito anche Michele Gallo, il migliore in casa Italia nella giornata odierna (nella gara femminile podio per Chiara Mormile). Una prova di grande sostanza per il giovane salernitano, che nel match dei quarti di finale è protagonista di un assalto molto combattuto ed equilibrato con il futuro vincitore di giornata prima di dover alzare bandiera bianca sul 15-12. E anche se questa volta non è arrivato il podio come nelle due precedenti occasioni, per il gruppo di Nicola Zanotti c’è un altro piazzamento negli otto da mettere in contabilità. Dove questa volta non è riuscito ad approdare Luigi Samele, fermato agli ottavi di finale dal francese Bolade Apithy.
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Foto: Augusto Bizzi