Fioretto, il trionfo del Samurai

Yuki Ota batte in finale Massialas e si laurea campione del Mondo. Podio per Akhamtaktuzin e Meinhardt. 

 

C’è un giapponese in cima al Mondo del fioretto. Con la sua scherma frenetica e spettacolare, Yuki Ota inchioda all’argento il giovane americano Alex Massialas e si laurea Campione  del Mondo al termine di una giornata per lui incredibile. Un furetto imprendibile, velocissimo e letale come si confà a un ninja, Yuki manda in visibilio il seguito nippon confuso in mezzo alla marea di russi venuti a sostenere a gran voce i propri ragazzi alla conquista del Mondo. Si devono però accontentare del bronzo di Artur Akmathktuzin – medaglia da libro cuore, una favola che non ha avuto completo lieto fine per colpa proprio di Massialas – che fa coppia, sul gradino più basso, con un altro americano, Gerek Meinhardt.

La finale è a due se non più volti: Ota parte a razzo, manda in tilt il giovane americano e vola sul 7-2. A questo punto Massials, giovane di magnifiche speranze e con un palmarés che vanta già vittorie e podi in Coppa del Mondo, prende le misure allo scatenato giapponese, e pian piano – consigliato a bordo pedana da papà Greg – risale la china e risale fino al 7-7. È qui che inizia la terza parte dell’assalto, quella che vede ancora Ota riprendere in mano le operazioni, e correre incontro a una medaglia d’oro storica, perchè per la prima volta nella sua storia il Giappone entra nella mappa dei paesi che possono vantare un campione del Mondo nella scherma.

Rimane invece a secco di medaglie l’Italia, che incassa i gli ottavi di finale di Daniele Garozzo come miglior risultato di oggi. Il giovane siciliano, al suo primo Mondiale, si arrende solo al cospetto di Peter Joppich che fa valere i suoi quattro titoli del Mondo. Un maestro dell’uscita in tempo il tedesco, un’arma grazie alla quale costruisce la sua vittoria per 15-11. Al turno dei 32 si erano invece fermati gli altri tre azzurri: Andrea Cassarà ha dovuto cedere, prima ancora che al romeno Radu Daraban, all’infortunio al gomito (epicondilite) che lo ha limitato e fatto soffrire tanto nella settimana di avvicinamento all’appuntamento Mondiale. Eliminati anche Edoardo Luperi, che poco ha potuto di fronte al campione olimpico in carica Lei Sheng, e Giorgio Avola, che avrà a lungo rimpianti per l’assalto perso contro il coreano Jun Heo. Avola ha sempre condotto in testa l’assalto, arrivando ad accumulare un vantaggio di +4 sul 13-9, prima però di subire la zampata di Heo, che con un parziale di 5-0 ribalta le sorti del match e pone fine al cammino del siciliano.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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