Bebe: «Ora la maturità e poi Rio»

Intervista a Beatrice Vio in occasione del Premio Mangiarotti, dove è stata premiata come vincitrice.

 

Sorride e ne ha ben donde, Bebe. La stagione perfetta sulle pedane, il riconoscimento appena consegnatole, il tutto mixato con il suo marchio di fabbrica, ovvero un entusiasmo travolgente e una gioia di vivere che sprizza incontenibile da tutti i pori. Le abbiamo rubato due minuti per scambiare quattro chiacchiere con lei. Per farci raccontare le impressioni a caldo, ma anche i suoi programmi per il futuro, fra la maturità e la Paralimpiade, l’appuntamento atteso da una vita.

Bebe, per te il Premio Mangiarotti, ennesimo riconoscimento a una stagione meravigliosa. Che effetto ti fa?

Secondo me è bellissimo, oggi siamo stati premiati in cinque e ho visto in tutti noi la felicità. Io poi sono un po’ parziale perché tiro di scherma e questo premio mi rende ancora più orgogliosa di fare parte di questa grande famiglia. E sapere che ci sono stati personaggi come lui, è una gran figata! Fra l’altro il primo anno è stata premiata qui Martina Caironi, che è in assoluto il mio idolo e il mio sogno sarebbe quello di vederla passeggiare a rio davanti a me con una bella bandiera italiana in mano.

A Rio ci stai un po’ pensando già da adesso?

Prima però c’è la maturità da superare, sennò i miei a Rio non mi mandano! (ride) No, scherzi a parte, ci penso tantissimo. mancano 196 giorni alle Paralimpiadi, quindi fidati ci penso!

Sei reduce da una stagione perfetta, come la commenti?

Sono davvero molto contenta, non pensavo davvero di fare questi risultati. L’unica mia paura è che prima dell’olimpiade si possa perdere una gara: e quindi ho paura sia di perdere sia che la gara “incriminata” possa essere quella olimpica. Questo mi stressa un po’, perché sono molto scaramantica come persona.

Dalla tua però hai la consapevolezza di essere la più forte del circuito, non ti è d’aiuto questo?

No, non dirlo, porta sfiga! (risata fragorosa). Aldilà delle battute, credo che nella scherma l’aspetto mentale sia tutto e il segreto stia nel non sottovalutare l’avversario, perché nel momento in cui lo fai sicuramente le cose andranno male. E allora io penso sempre che quella che ho davanti.

Con te però hai sempre Squaquero…

Si, adesso è a casa che si sta riposando, perché adesso è un periodo in cui si gareggia. Abbiamo già fatto una tappa di Coppa del Mondo in Ungheria (ovviamente vinta da Bebe, ndr), poi ci saranno altre tre tappe e gli Europei: insomma in vista c’è del super lavoro, ma molto più per lui che non per me.

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Fotografia Augusto Bizzi per Federscherma

 

 

 
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