In un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport alla vigilia della partenza per Tokyo, Arianna Errigo traccia l’obiettivo della sua Olimpiade: portare a casa l’unica medaglia che ancora le manca. Senza perdere di vista la sciabola.
Arianna Errigo e la caccia alla medaglia d’oro Olimpica individuale, atto terzo. Per la fiorettista lombarda è tempo di muovere verso il Giappone; partenza oggi, qualche giorno di ambientamento e rifinitura a Tokorozawa, quindi il 21 il trasferimento a Tokyo. La data segnata sul calendario è quella del 25 luglio, giorno della prova individuale. Il “D-Day” che potrebbe cambiare per sempre la carriera di Arianna, e cancellare una volta per tutte i fantasmi di Elisa Di Francisca e Eleanor Harvey.
“C’è una cosa che mi manca e lo so bene: l’oro individuale Olimpico nel fioretto” ha detto Arianna Errigo in un’intervista concessa all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Non si trincera dietro la scaramanzia o altro la due volte campionessa del Mondo di specialità: “Le aspettative devono per forza essere alte. Quella medaglia più importante manca, è chiaro. Ma la testa c’è. Sento di aver lavorato bene e di aver ritrovato le motivazioni giuste”.
Il percorso da Rio a Tokyo ha visto Arianna anche sdoppiarsi fra fioretto e sciabola. Un progetto gioco forza accantonato per “la ragione di Stato” ma non del tutto ancora abbandonato: “La protesta continua” afferma l’Azzurra “Io penso di essere stata estromessa ingiustamente con una scelta esterna da una disciplina in cui merito di stare. Ero entrata in squadra (a Sint Niklaas nel 2019 con terzo posto finale per le azzurre, ndr). Gli atleti sono con me. Della mia vita vorrei fare quello che voglio. Ma per la Federazione sono solo fiorettista. E devo scegliere una sola disciplina.”
Tornando al fioretto e alla gara di Tokyo, in Giappone c’è da difendere l’oro a squadre vinto a Londra dopo che a Rio la prova a squadre femminile era stata esclusa dal programma. L’Italia si presenterà con un quartetto di fatto inedito, in cui proprio Arianna Errigo è l’unica “veterana” a vantare già partecipazioni ai Giochi. Nonché unica rimasta di quell’entusiasmante cavalcata. “Siamo forti. Non da battere, le russe sono favorite e la Deriglazova è il pericolo numero uno, la più forte al momento. Abbiamo avuto varie vicissitudini. Martina ha avuto un bimbo. E tanti cambi in squadra. E ha lasciato Elisa Di Francisca”.
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Foto: Augusto Bizzi