Un poker d’assi per l’assalto al Mondiale, le fiorettiste azzurre vogliono incantare Milano e sognano un Plovdiv bis

Fioretto femminile, la preview della prova individuale di Milano

Le azzurre sono le favorite per la corsa alle medaglie, con l’incognita Arianna Errigo al suo rientro dopo la maternità. La concorrenza però non manca. La preview della prova individuale di fioretto femminile ai Mondiali di Milano 2023.

 

Una coppia di tiratrici in grado di mettere per due volte ciascuna la propria firma sotto la vittoria di fine tappa (Martina Favaretto e Alice Volpi in stretto ordine alfabetico), una Campionessa d’Europa (Martina Batini) e una fuoriclasse assoluta – Arianna Errigo – che a soli quattro mesi dalla gravidanza torna in pedana per cercare un’impresa che farebbe di lei un’atleta ancor più grande di quanto lo sia già adesso. La tenuta fisica della muggiorese dopo il lungo stop e la conseguente mancanza del ritmo gara sono le sole incognite, ma talento e voglia di combattere non sono mai mancate alla due volte campionessa del Mondo e tanto basta per lanciarsi nuovamente nella mischia a caccia del tris e di un’impresa riuscita a Valentina Vezzali nel 2005 a Lipsia.

Stefano Cerioni mette sul tavolo le sue carte per la prova iridiata di fioretto femminile pronto a esaltare il pubblico che dagli spalti è pronto a spingere le quattro azzurre nella scalata verso il gradino più alto del podio dei Mondiali di Milano 2023. Scaramanzia e, su basi più scientifiche e tecniche, una concorrenza comunque variegata e ben attrezzata imporrebbero il basso profilo, ma i risultati ottenuti in stagione dalle fiorettiste azzurre sono – cinque vittorie e sette atlete complessivamente capaci di issarsi sul podio – sono il biglietto da visita che fa delle ragazze di Cerioni socie gold del club delle favorite per la corona.

Il sogno nel cassetto è ovviamente quello di poter ripetere a Milano quanto fatto non più tardi di tre settimane fa a Plovdiv, con un poker da annali al termine della prova individuale degli Europei. Servirà l’aiuto del tabellone perché si possano rimandare il più possibile sanguinosi derby, con Arianna Errigo – attualmente ventitreesima del ranking Mondiale – che dovrà partire dalle qualificazioni. Ma servirà anche e soprattutto alzare l’asticella per respingere i tentativi delle avversarie di certo non intenzionate a fare da osservatrici all’eventuale party azzurro. Favorite sì, le italiane, ma guai a sottovalutare una concorrenza con i suoi begli assi da calare. Mancherà, per i ben noti motivi, Inna Deriglazova e da appassionati di sport un po’ di amaro in bocca resta perché sarebbe stato bello vedere una sfida al vertice fra le azzurre e una delle più rappresentative campionesse degli ultimi anni.

A non mancare, però, saranno le insidie sulla strada verso la vittoria: Ysaora Thibus ha un titolo iridato da difendere e un paio di rivincite da prendersi su Martina Favaretto, che negli ultimi due incroci fra Tbilisi e Plovdiv le ha inflitto altrettante delusioni; Lee Kiefer, che proprio in Italia si fece conoscere quando nel 2011 fece sudare le proverbiali sette camicie a Valentina Vezzali sulla strada del suo sesto titolo Mondiale, cerca all’ombra del Duomo l’ultimo tassello per un completare la propria collezione di medaglie in cui brillano l’oro Olimpico di Tokyo e i 10 trionfi ai Panamericani. E ancora, le sempre insidiose atlete asiatiche, mentre per tornare al Vecchio Continente la tedesca Anne Sauer ha già dimostrato con la vittoria di Shanghai e il secondo posto di Tbilisi di essere una cliente decisamente pericolosa. Il prossimo 26 luglio avremo tutte le risposte e sapremo se cinque anni dopo Wuxi 2018 un’azzurra sarà riuscita a tornare sul trono iridato del fioretto femminile.

Twitter: agenna85

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Foto Augusto Bizzi