Il trionfo di venerdì di Lucia Martin Portugues nella prova individuale di sciabola femminile ha sancito il ritorno alla vittoria di una schermitrice spagnola dopo 25 anni dall’ultima volta in cui questo accadde in una gara di Coppa del Mondo. A firmare quel successo, nel 1997, fu la compianta Taymi Chappè, due volte campionessa del Mondo di spada.
La vittoria della Martin Portugues, arrivata battendo in finale l’azzurra Michela Battiston, è quindi un successo di portata storica, anche perché costituisce il primo centro di una sciabolatrice iberica nel circuito di Coppa del Mondo. Un successo meritato per la trentaduenne madrilena, che in questo per lei magico 2022 ha messo in cascina già un secondo posto ad Atene e un terzo a Istanbul oltre a chiudere il Mondiale del Cairo a un passo dalla medaglia individuale, che fu invece centrata dalla compagna di Nazionale Araceli Navarro.
Sempre a Istanbul ha conquistato l’argento nella gara a squadre, certificando l’ottimo momento che il quartetto spagnolo (completato dalla stessa Navarro, da Celia Perez Cuenca e da Helena Hernandez) sta vivendo. Le iberiche hanno tutte le carte in regola per diventare insidiose mine vaganti anche nelle prove a squadre.
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Foto: Pavia/Bizzi
