L’appello di Olga Kharlan: “Critica sulla decisione del CIO, ma Kiev ci lasci gareggiare contro i russi”

Olga Kharlan: "QUesta federazione sta uccidendo tutti"

La quattro volte iridata di sciabola femminile, in una dichiarazione raccolta dall’ansa, si è espressa sulla questione degli atleti russi in gara, auspicando un passo indietro da parte delle istituzioni sportive ucraine affinché possa gareggiare anche individualmente. Ma al momento Vadym Guttsait esclude questa ipotesi.

 

«Spero di competere nelle gare individuali perché penso che sia molto importante per gli ucraini in generale». Parola di Olga Kharlan. A pochi giorni dal via dei Mondiali di Milano, dove sarà in gara soltanto nelle prove a squadre così come scelto dalla Federazione Ucraina per tutte le gare in cui sono presenti atleti russi e bielorussi,  la campionessa di Mykolaiv si è nuovamente espressa sull’annosa questione della presenza di atleti russi e bielorussi nelle competizioni internazionali rinnovando le proprie criticità sulla decisione di CIO e FIE di riaprire le porte ai rappresentanti dei due paesi invasori. Ma, allo stesso tempo, si è augurata che ci possa essere la possibilità di scendere in pedana anche nelle prove individuali ai prossimi Mondiali di Milano, auspicando un passo indietro da parte della Federazione e del Comitato Olimpico Ucraino.

«Il presidente del Cio Thomas Bach continua a dire che federazioni internazionali devono dare speranza a tutti»  riporta l’agenzia Ansa che ne ha raccolto le dichiarazioni  «Ma quante possibilità dobbiamo ancora dare ai russi? Come si sentono gli atleti ucraini quando il Cio dovrebbe essere dalla nostra parte e garantire giustizia, ma in realtà stanno facendo cose totalmente contro di noi?». La presenza in gara, tuttavia, sarebbe importante proprio per dare un segnale al popolo ucraino, che anche in questi periodi difficili non ha mai smesso di sostenere i propri atleti: «I soldati che ci proteggono seguono i nostri risultati. Quando ho sentito che qualcuno in prima linea guardava un mio incontro online ero senza parole. Proteggono la mia famiglia e guardano la scherma. Ti senti orgoglioso di te stesso, è così bello, che onore!».

Nei giorni scorsi la sciabolatrice ucraina, che da anni per amore si è spostata a vivere e ad allenarsi a Bologna, aveva sottolineato come la presenza dei russi in pedana ad esempio agli ultimi Europei, con piazzamenti come facilmente prevedibile alla vigilia decisamente lontani dalle zone nobili delle classifiche –  fosse dettata più dalla volontà di fare dispetto all’Ucraina che non da effettive possibilità di poter fare bene nelle competizioni. Ma non solo: in un altro passaggio della chiacchierata con il portale tribuna.ua, Kharlan aveva spiegato come all’interno della squadra pur essendo presente un nutrito numero di atleti favorevoli al boicottaggio duro e puro, la maggioranza è comunque disposta a tirare.

Sempre tramite le colonne del portale tribuna.ua, il Ministro dello Sport ucraino Vadym Guttsait ha però al momento escluso un possibile passo indietro nella decisione di boicottare tutte le gare che vedono in pedana atleti di Russia e Bielorussia: «È una richiesta molto dolorosa» le parole di Guttsait «non solo perché stiamo già saltando tante gare in cui ci sono russi e bielorussi, ma perché anche io sono stato uno schermidore e Olga Kharlan è stata per anni mia allieva. Peraltro è già stata costretta a saltare gli Europei.  Ma rimaniamo della nostra posizione che se anche noi scendiamo in pedana in gare con russi e bielorussi, sembrerà che possano stare anche loro nel mondo dello sport come chi con questa storia non ha nulla a che fare». E nemmeno la possibilità più che concreta che le due russe in gara, Lisina e Smirnova, non centrino il tabellone principale (dove invece Kharlan è già qualificata di diritto) è di per sé argomentazione sufficiente a far cambiare idea ai vertici sportivi ucraini: «Questa decisione è stata presa dallo Stato, e quindi non gareggeremo dove sono in gara russi e bielorussi».

Twitter: agenna85

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Foto: Alessandro Gennari/Pianeta Scherma