Come arriva l’Italia ai Mondiali di Milano?

L'Italia a Parigi 2024 arma per arma: alla scoperta del fioretto

All’appuntamento che vale una stagione e non solo, l’Italia arriva dopo un’annata da record fra Coppa del Mondo ed Europei. Il riassunto della stagione della scherma azzurra alla vigilia dei Mondiali Milano 2023.

 

Tre giorni all’alba. L’appuntamento coi Mondiali di scherma Milano 2023 corre sempre di più verso l’azzeramento del count down. In attesa del 22 luglio, quando con le fasi preliminari delle gare di spada femminile e sciabola maschile scatterà ufficialmente la rassegna iridata (clicca qui per la guida completa al Mondiale) con finestra sui Giochi Olimpici di Parigi 2024, l’Italia affina gli ultimi dettagli nel maxi ritiro collettivo all’ombra della Madonnina. Il peso della posta in palio, e non solo per quanto concerne le medaglie ma anche il discorso legato alla qualifica Olimpica, oltre il fatto che si giochi in casa con relativi corollari di aspettative da parte di tifosi e addetti ai lavori, sono fattori che stanno alzando decisamente l’asticella della sfida che attende gli Azzurri sulle pedane meneghine.

Dove, ad eccezione dei top fencers russi e degli ucraini che hanno deciso di boicottare le prove individuali in cui sono in pedana gli eleggibili neutrali di Russia e Bielorussia, ci saranno in gara tutti i migliori e nella miglior forma possibile. Dal canto suo l’Italia ha mostrato durante tutta la stagione di poter recitare il ruolo dell’assoluta protagonista. Come si presenta dunque la delegazione azzurra all’appuntamento che vale una stagione e una grossissima fetta della prossima?

Vittorie individuali in tutte le armi

Partiamo da un semplice dato che riguarda la stagione di Coppa del Mondo: l’Italia ha messo a referto almeno una vittoria individuale in tutte e sei le armi. Ben quattro quelle messe a referto dal fioretto femminile, equamente spartite fra Alice Volpi (Belgrado e Parigi) e Martina Favaretto, che dopo aver saggiato al Cairo la gioia della prima vittoria in Coppa del Mondo, si è ripetuta a Tbilisi all’alba del tour de force finale. Molto bene anche il settore maschile del fioretto, a segno grazie a Tommaso Marini a Tokyo e Alessio Foconi nel Grand Prix di Busan. Appaiata al fioretto maschile a quota 2 successi c’è la spada femminile grazie alle firme di Alberta Santuccio a Tallin e Giulia Rizzi a Vancouver. Un successo a testa per sciabola femminile (Martina Criscio a Orleans), sciabola maschile (Michele Gallo a Padova) e spada maschile (Gabriele Cimini nel Grand Prix di Budapest).

Scherma - Michele Gallo vince il Trofeo Luxardo 2023 di sciabola maschile

Michele Gallo vince il Trofeo Luxardo 2023 di sciabola maschile (Foto: Augusto Bizzi)

Pioggia di podi (con tante prime volte)

La stagione di Coppa del Mondo individuale è stata anche contraddistinta dalla pioggia di piazzamenti sul podio. Del fioretto abbiamo detto sopra, ma anche le altre armi sono state foriere di grandi soddisfazioni in tal senso. A far particolarmente impressione, in particolare è il numero di atlete e atleti che hanno potuto festeggiare la loro prima volta su un podio nel massimo circuito iridato. Un elenco che comprende Martina Sinigalia (una delle 7 azzurre issatesi in zona medaglia nell’arco della stagione di Coppa), Filippo Macchi e Francesco Ingargiola (fioretto maschile), Michela Battiston e Chiara Mormile (sciabola femminile), a cui si aggiungono Giovanni Repetti e Matteo Neri nella sciabola maschile e Gaia Traditi nella spada femminile. Al resto del bottino hanno contribuito ritorni attesi – si legga alla voce Rossella Fiamingo, terza a Cali e di nuovo su un podio di Coppa del Mondo dopo un digiuno di quattro anni intervallato però da un argento Europeo e un bronzo Mondiale – e i soliti noti. Luigi Samele è stato autore di una prima parte di stagione spettacolare con tre podi nelle prime quattro gare, prima che qualche acciacco di troppo ostacolasse il cammino del foggiano. Al femminile la sua firma l’ha messa anche Rossella Gregorio, terza a Sint Niklaas. Fra gli spadisti hanno brillato anche Valerio Cuomo e Federico Vismara, che ha chiuso in crescendo dopo un avvio contraddistinto da guai fisici.

Europei da record

A scandire l’avvicinamento verso i Mondiali, un’edizione da record degli Europei. Il caos che ha investito la scherma dopo la decisione del congresso FIE di riammettere in gara seppur sotto bandiera neutrale gli atleti di Russia e Bielorussia, ha portato a un inedito spacchettamento della rassegna continentale. Le prove individuali a Plovdiv, quelle a squadre a Cracovia in seno agli European Games con annesso poco gradito tour de force di trasferte da affrontare e tabelle di allenamento da riprogrammare. Imprevisti che non sembrano però aver turbato più di tanto gli Azzurri, che hanno risposto battendo ogni record. La giornata del 16 giugno resterà per sempre impressa negli annali grazie al poker del fioretto femminile capeggiata da Martina Batini (“Uao,mai visto questo!” direbbe un esterrefatto Marc Gené, ed effettivamente una cosa del genere non era mai successo nella storia degli Europei) e alla doppietta griffata Davide Di Veroli – Federico Vismara nella gara di spada maschile, con il romano a mettere la ciliegina su un finale di stagione che lo ha visto assoluto protagonista con due podi in Coppa del Mondo. Ma è stata solo la punta dell’iceberg di una spedizione che, sommate le due parti, ha fruttato nel complesso 16 medaglie di 5 del metallo più pregiato. Alla già citate sopra, vanno aggiunte quelle di Filippo Macchi nella prova individuale di fioretto maschile impreziosita da una rimonta capolavoro del toscano su Enzo Lefort e le due a squadre sempre a marchio fioretto. A proposito di gara a squadre: dato che la qualificazione a Parigi 2024 passa prevalentemente da qui, l’aver messo a referto una medaglia in tutte e 6 le armi (unica Nazione a riuscirci) è il viatico migliore per approcciare ai Mondiali di Milano.

(Foto: Alessandro Gennari)

Sulla strada per Parigi: cinque squadre su sei qualificate

L’Italia è anche ben messa nel cammino che porta verso Parigi 2024, con cinque squadre su sei che al momento sarebbero qualificate e soltanto la spada che sarebbe esclusa. La situazione però è tutta ancora da scrivere per le due formazioni guidate da Dario Chiadò: le ragazze, infatti, sono a pari punti con l’Ungheria e al momento sarebbero qualificate come miglior Europea dal momento che l’Italia è meglio messa nel ranking di Coppa del Mondo, mentre la squadra maschile riparte dal terzo posto di Cracovia per affrontare uno snodo che può essere cruciale. Diversa invece la situazione per quanto riguarda fioretto e sciabola. Le due squadre di Cerioni occupano saldamente un posto nelle prime quattro posizioni delle rispettive classifiche, quelle che danno via libera per le Olimpiadi senza calcoli di sorta, e il bottino pieno anche a Milano significherebbe una serissima ipoteca sul via libera per il Grand Palais. Tanto le sciabolatrici quanto gli sciabolatori, invece, sarebbero al momento qualificati come miglior squadra Europea ma entrambi i quartetti hanno la top 4 portata di tiro.

Twitter: agenna85

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Foto Alessandro Gennari/Pianeta Scherma