Al femminile Arianna Errigo è l’unica veterana in una squadra di esordienti alle Olimpiadi. Confermatissimo e plurititolato il quartetto al maschile. L’Italia del fioretto per i giochi di Tokyo.
Da una parte una squadre esperta sotto il piano anagrafico ma giovane sotto quello dell’esperienza Olimpica. Dall’altra un quartetto affiatato, plurititolato e con il solo Alessio Foconi al suo battesimo Olimpico. Questa la fisionomia dell’Italia del fioretto per i Giochi Olimpici di Tokyo.
Lo stop di Elisa Di Francisca per la seconda maternità ha tolto molto al Dream Team sotto il profilo dell’esperienza Olimpica, ma poco o nulla sotto l’aspetto del talento: tutte e tre le ragazze in lizza nella prova individuale (Arianna Errigo – a caccia di riscatto dopo Rio – Martina Batini e Alice Volpi) che hanno tutte le carte in regola per puntare al bersaglio grosso. Erica Cipressa, scelta come riserva per la prova a squadre, può dare il suo contributo nella prova per quartetti.
Squadra che vince, non si tocca. E così al maschile spazio al quartetto che nel quadriennio allargato fra Rio e Tokyo ha centrato per due volte il titolo Mondiale e chiuso a Budapest con la medaglia di bronzo. Daniele Garozzo difenderà il titolo vinto a Rio, Andrea Cassarà punta all’ultimo tassello mancante della sua collezione di medaglie, Alessio Foconi proverà a riprendere il filo magico con il periodo d’oro di forma prima che il covid interrompesse tutto.
FIORETTO FEMMINILE
MARTINA BATINI
Esordio assoluto ai Giochi Olimpici per la pisana classe 1989. La sua stagione migliore è stata la 2014, quando chiuse con l’argento individuale tanto agli Europei di Strasburgo quanto ai Mondiali di Kazan. In carriera vanta anche due vittorie e 11 piazzamenti sul podio in Coppa del Mondo. A squadre è stata per tre volte campionessa del Mondo e altrettante campionessa Europea. Laureata in ingegneria gestionale, nel 2018 è diventata mamma del piccolo Leonardo avuto dal compagno Matteo Tagliariol, olimpionico di spada a Pechino. Sempre nel 2018, al suo rientro agonistico dopo la maternità, ha centrato il podio ad Algeri. A vincere quella gara, Elisa Di Francisca, anch’essa al rientro post maternità.
ARIANNA ERRIGO
Terza partecipazione ai Giochi per la monzese, a caccia di quell’agognato oro individuale che riempirebbe l’ultimo buco rimasto nella traboccante bacheca dei trofei vinti in carriera. Due titoli Mondiali (2014, 2015), altrettanti Europei (2016 e 2017), una sfilza infinita di successi e podi in Coppa del Mondo. Solo per citare i trofei individuali, che annoverano anche un amaro per lei argento Olimpico nella magica tripletta azzurra di Londra. Dopo la delusione di Rio, Arianna è chiamata al riscatto. A Tokyo, inoltre, sarà la Capitana del Dream Team, unica veterana fra tre deb assolute ai Giochi.
ALICE VOLPI
A Rio 2016, dove non era prevista prova a squadre, la senese è andata come sparring partner di Errigo e Di Francisca. Ma a Tokyo Alice Volpi sarà in pedana con l’obiettivo di riportare in Italia il trono del fioretto femminile momentaneamente traslato a Kurchatov da Inna Deriglazova. Nel corso del quinquennio che ha condotto all’Olimpiade giapponese il talento della Volpi è definitivamente esploso, con il culmine del titolo Mondiale vinto nel 2018 a Wuxi.
ERICA CIPRESSA
Da giovane è stata campionessa Europea e vice campionessa nel Mondo Under 20 (2016) a livello individuale e due volte campionessa del Mondo a squadre. Per volare a Tokyo ha battuto la concorrenza di Camilla Mancini e Francesca Palumbo, ora tocca a lei, qualora chiamata in causa, ripagare la fiducia del Commissario Tecnico. In Giappone partirà come quarta, pronta a entrare in caso di bisogno. Nel suo palmares anche un secondo posto in Coppa del Mondo Assoluta, centrato ad Algeri nel 2017 dopo essere stata battuta da Alice Volpi in finale.
FIORETTO MASCHILE
ANDREA CASSARÀ
Come Arianna Errigo, anche Andrea Cassarà è alla ricerca dell’unica medaglia che manca alla sua collezione, l’oro Olimpico individuale. Cinque volte campione d’Europa, campione del Mondo nel 2011 a Catania, due volte oro Olimpico a squadra nel 2004 e 2012. E, ancora , 60 podi complessivi in Coppa del Mondo con 28 vittorie. Numeri che certificano il trentasettenne bresciano come fra i più grandi fiorettisti di ogni epoca. Alla sua quinta Olimpiade è a caccia della consacrazione definitiva.
ALESSIO FOCONI
Il “clic” nella carriera di Alessio Foconi è scattato a Torino, nel Grand Prix edizione 2016. Da quel giorno, quando centrò la sua prima vittoria in Coppa del Mondo, il ternano è diventato una macchina da guerra, macinando successi su successi e centrando, fra il 2018 e il 2019, l’oro iridato a Wuxi e l’oro Europeo a Dusseldorf. Ma non solo: nel nuovo ciclo del fioretto azzurro post Rio, è diventato pilastro del quartetto capace di vincere due volte di fila il titolo Mondiale fra 2017 e 2018. Per lui è l’esordio assoluto ai Giochi Olimpici.
DANIELE GAROZZO
Cinque anni fa la notte magica di Rio, quando a distanza di un ventennio esatto dalla vittoria di Alessandro Puccini ad Atlanta 1996 il titolo Olimpico del fioretto individuale fece ritorno in Italia. Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti di Daniele Garozzo: il titolo Europeo nel 2017, la prima vittoria in Coppa del Mondo (poi diventate due), i titoli Mondiali a squadre e il bronzo individuale di Lipsia.
GIORGIO AVOLA
Il modicano è la “riserva di lusso” dello Scream Team formato Olimpiade giapponese. Oro Olimpico a squadre nel 2012 e campione Europeo individuale 2011, Giorgio Avola è pronto a entrare per dare man forte ai propri compagni in una competizione che fra Mondiali e Olimpiadi lo ha visto salire sul gradino più alto del podio in ben cinque occasioni diverse.
Twitter: agenna85
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Foto Bizzi