36 gli atleti già certi di disputare le gare individuali ai prossimi Giochi di Parigi. Ad aprile i tornei di qualificazione zonale con in palio gli ultimi posti.
Chi festeggia in anticipo la certezza di disputare almeno la prova individuale alle prossime Olimpiadi. Chi invece dovrà giocarsi il tutto per tutto nella crudelissima “last call” in programma ad aprile che regalerà ai singoli vincitori dei vari tornei qualificativi zonali l’ultimo ticket disponibile per vivere da protagonista il grande sogno a Cinque Cerchi. Nel fine settimana che ha emesso la definitiva sentenza su quali saranno le 48 squadre che si giocheranno le medaglie fra quattro mesi al Grand Palais, si è completata anche la griglia dei 36 qualificati e qualificate per via individuale. Pass assegnato per zone continentali: due a disposizione per Europa e Asia, uno a testa per Africa e Americhe.
Fioretto femminile
Prima qualifica Olimpica per la tedesca Anne Sauer, una dei due rappresentanti della Germania al momento qualificati. Assieme a lei nella zona Europea vola a Parigi l’ungherese Flora Pasztor. In Asia semaforo verde per Amita Berthier (Singapore) e per la portacolori di Hong Kong Chan Nok Sze. Storica prima volta alle Olimpiadi per Costa D’Avorio, il cui nome è stato messo sulla mappa da Maxine Esteban, ennesima scommessa vinta dal giramondo Andrea Magro. È la cilena Arantza Inostroza – che per anni si è allenata alla Comini Padova – la miglior classificata per il continente americano.
Fioretto maschile
Pazzesca conclusione della volata per il secondo slot Europeo, con la medaglia di bronzo di Tokyo 2020 Alexander Choupenitch che sprinta per un solo punto sullo spagnolo di Frascati Carlos Llavador, assicurandosi così un posto nel tabellone assieme all’ungherese Daniel Dosa. Potrà difendere il proprio titolo Olimpico vinto a Tokyo Cheung Ka Long, per dispersione migliore del continente asiatico, che sarà rappresentato anche dal coreano Ha Taegyu. Il brasiliano d’Italia Guillherme Toldo si qualifica come miglior americano, mentre l’Africa oltre alla squadra egiziana avrà in pedana anche l’algerino Salim Heroui.
Sciabola femminile
Theodora Gkountoura ha vinto il derby tutto greco con Despina Georgiadou assicurandosi uno dei due slot destinati alle sciabolatrici europee. Missione compiuta anche per la spagnola Lucia Martin Portugues. Nel continente asiatico semaforo verde per la cinese Yang Hengyu (che tre anni fa a Tokyo spense sul nascere la corsa all’oro di Olga Kharlan) e per l’uzbeka Zaynab Dayibekova. Nella zona panamericana a qualificarsi è stata la canadese Pamela Brind’amour, mentre l’egiziana Nadia Hafez completa il lotto delle 6 qualificate prendendosi lo slot riservato all’Africa.
Sciabola maschile
Una stagione da dominatore assoluto ha permesso a Sandro Bazadze di strappare agilmente il primo dei due pass per l’Europa, con l’altro andato al tedesco Matyas Szabo, capitano del quartetto che fino all’ultimo ha conteso all’Italia il posto a squadre. In Asia qualificazione in ghiaccio per il giapponese Kento Yoshida e per il kuwaitiano Yousef Alshamlan, allenato da Luigi Tarantino e Tommaso Dentico, da poco andato in Kuwait. Biglietto vidimato anche per l’argentino Pascual Di Tella e il tunisino Fares Ferjani.
Spada femminile
Come accaduto nella sciabola, anche nella spada femminile è stato un derby – questa volta in salsa ungherese – ad assegnare il primo dei due pass per i Giochi Olimpici, con Anna Kun a sprintare su Eszter Muhari (ironia del destino, le due si sono affrontate nella finale dell’ultimo GP di Budapest, con vittoria proprio di Kun). La successiva squalifica della Kun per mancata reperibilità ai controlli antidoping ha poi dato via libera a Eszter Muhari. Rimasta clamorosamente fuori dalla corsa a squadre, l’Estonia oro non più tardi di tre anni fa a Tokyo sarà comunque rappresentata da Nelli Differt. L’attuale numero 1 al Mondo Kong Man Wai e la giapponese Miho Yoshimura sono le due atlete qualificate per l’Asia, mentre per Africa e Asia ci saranno rispettivamente Alexandra Ndolo (in rappresentanza del Kenya, altro paese alla sua prima apparizione olimpica nella scherma) e Nathalie Moellhausen, alla sua terza Olimpiade da brasiliana dopo aver vissuto con l’Italia quella di Londra 2012.
Spada maschile
Altra arma, la spada maschile, che ha regalato un incredibile finale di corsa al pass per quanto riguarda l’Europa. Mai in discussione quello dell’israeliano Yuval Shalom Freilich, il secondo slot è stato arpionato all’ultimo respiro dal belga Neysser Loyola al termine di 24 ore vissute sull’ottovolante: fuori dai giochi malgrado il secondo posto nella prova individuale, Loyola ha però artigliato la qualificazione grazie al clamoroso secondo posto a squadre della Repubblica Ceca, che ha così liberato il posto che altrimenti sarebbe stato appannaggio del ceco Martin Rubes. Il cinese Wang Zije e il coreano Kim Jaewon sono i due qualificati per l’Asia, mentre il colombiano John Edison Rodriguez ed il marocchino Houssam Elkord si prendono il posto rispettivamente in America e in Africa.
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Foto Alessandro Gennari