Caso Thibus, il prossimo 13 maggio la giornata decisiva per la fiorettista francese

Ysaora Thibus, il prossimo 13 maggio l'udienza decisiva

Lunedì è prevista l’udienza davanti al Tribunale Indipendente che valuterà la posizione della fiorettista francese in merito alla positività riscontrata a febbraio. In ballo la partecipazione ai prossimi Giochi di Parigi.

 

Il prossimo 13 maggio Ysaora Thibus saprà se finalmente l’incubo in cui è precipitata lo scorso febbraio alla vigilia del Grand Prix di fioretto di Torino dopo la notifica di una positività all’ostarina avrà fine o meno. È infatti quella la giornata clou dell’inchiesta che ha visto coinvolta la campionessa del Mondo di fioretto femminile del 2022 e che rischia di privare la Francia di una delle sue stelle luminose in vista dei prossimi Giochi di Parigi.  Thbus comparirà davanti al tribunale indipendente della Federazione Internazionale della Scherma e proverà a dimostrare una volta per tutte che l’assunzione della sostanza incriminata è avvenuta in maniera del tutto involontaria, essendo “figlia” di un rapporto intimo con il compagno Race Imboden. Uno snodo cruciale per il futuro della campionessa originaria di Guadalupa, che spera di poter ottenere la piena assoluzione in modo da poter riprendere ad allenarsi a pieno ritmo in vista dei Giochi, cosa che adesso le è preclusa dal momento che il suo status di indagata non le permette di accedere ai centri federali.

Un dettagliato articolo pubblicato nei giorni scorsi da L’Equipe ricostruisce nel dettaglio l’intera catena di eventi che avrebbero portato alla contaminazione: dall’assunzione da parte di Race Imboden di integratori contenente ostarina al fatidico scambio di fluidi da cui poi si sarebbe generata la positività. Una tesi già di per sè non facile da dimostrare, seppure corroborata dal fatto che sino a quel momento Ysaora Thibus aveva superato tutti i controlli anti doping cui era stata sottoposta, cui si aggiunge la variabile del poco tempo a disposizione. Al punto che negli scorsi mesi, per velocizzare le operazioni e concentrarsi sulla difesa, la stessa Thibus aveva deciso di rinunciare alle controanalisi. E se è vero che, al momento di ufficializzare i primi selezionati per i Giochi, la Federazione Francese ha rimandato fino all’ultimo giorno utile la formalizzazione dei nomi delle quattro fiorettiste prescelte, dall’altra parte perché il sogno Olimpico della trentaduenne fuoriclasse transalpina non si tramuti in un incubo con l’aggravio ulteriore di quattro anni di squalifica serve che tutto il prossimo 13 maggio fili liscio.

Nello specifico, come spiegato da David Pavot – Professore di diritto internazionale presso l’Università di Sherbrooke in Canada – sempre sulle colonne de L’Equipe, il fatto che la schermitrice possa venir dichiarata innocente dal Tribunale Indipendente, potrebbe non essere sufficiente. «Bisogna sperare che nessuno faccia ricorso» ha spiegato Pavot «anche se la Commisione la dichiara innocente, ha sempre su di sé spada di Damocle perché la Federeazione Internazionale o l’Agenzia Mondiale Antidoping possono presentare appello al TAS di Losanna. In tal caso, le scadenze diventerebbero difficili da controllare». Con l’annesso corollario di incertezze sulle tempistiche con cui questo ricorso verrebbe preso in consegna e discusso. Continua Pavot: «Ci potrebbe volere poco tempo come potrebbe volercene tanto. E attorno a questo eventuale dossier ci sarebbe non poca pressione. Difficilmente, trattandosi di un’atleta potenzialmente medagliata alle Olimpiadi, credo che il TAS non faccia nulla per garantirle un giudizio quanto più rapido possibile. Ma serve comunque del tempo perché c’è da depositare le memorie, e poi arrivare a un’udienza e a una decisione».

La corsa contro il tempo prosegue. Lunedì sapremo se tutto questa vicenda potrà essere per Ysaora Thibus soltanto un brutto sogno da lasciarsi alle spalle al più presto oppure sarà l’imbocco di una salita hors categorie che renderà ancora più complicata la sua personalissima cronometro.

Twitter: agenna85

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Foto  Alessandro Gennari